Skip to main content

In concomitanza con l’ormai celebre festa di Halloween, torna lo speciale più terrificante di Real Umbria, la rubrica dedicata alle storie di fantasmi dell’Umbria.

La nostra regione pullula di racconti misteriosi, al limite del sovrannaturale, spesso di derivazione popolare, patrimonio leggendario narrato nel tempo di bocca in bocca. Un’eredità culturale alla quale si può credere o meno, ma che ancora oggi affascina tante persone. L’anno scorso vi abbiamo condotto in questo viaggio nell’Umbria “spettrale” esplorando le prime sette tappe, riportando alla luce i fatti e i luoghi più conosciuti.

Riprendiamo ora questo nostro cammino e squarciamo insieme il velo di mistero che avvolge il cuore verde d’Italia.

Cenerente (PG). Nel borgo di Cenerente si trova il Castello dell’Oscano, bellissimo maniero medievale costruito intorno al 1300. Nei secoli a venire il castello passò di mano in mano e subì numerose ristrutturazioni fino ad arrivare all’odierno aspetto, a tratti gotico. Oggi all’interno dell’edificio troviamo una struttura ricettiva. La leggenda narra che nei corridoi del castello, durante la notte, si aggiri una figura spettrale di donna velata. Il fantasma ammalierebbe i malcapitati che seguendola sarebbero sottoposti ad una terribile maledizione.

fantasmi

Spoleto (PG). A Spoleto, nella zona industriale di Santo Chiodo, si trova un casale che è stato oggetto di vicende giudiziarie, giunto in tribunale a causa degli spettri che lo abitano! Strani rumori e presenze oscure abiterebbero il casale e renderebbero difficile la permanenza dei proprietari. 

Città della Pieve (PG). Secondo le leggende del paese, nel castello di Città della Pieve sarebbe visibile, nelle notti di luna piena, lo spettro di Vitellozzo Vitelli, morto per mano di Cesare Borgia che lo uccise durante una cena. L’inquieto fantasma vagherebbe ancora in cerca di vendetta tra le sale del castello.

Casa del Diavolo (PG). Secondo alcune fonti il paese era rifugio di banditi delle montagne e malfattori di vario genere. Queste presenze ingombranti rendevano il territorio molto pericoloso e contribuirono probabilmente a legarne il nome con il diavolo stesso. Si narra che il demonio, attirato dalla malvagità del posto, iniziò a frequentarlo e a stringere patti con gli abitanti del paese, guadagnando molte anime agli inferi. Al termine delle sue scorribande il diavolo lasciò l’abitato, gettandosi in una voragine del terreno da cui gli antichi abitanti del paese giuravano sentir venire urla terrificanti e voci soprannaturali.

Monte Subasio (PG). Si narra che in un punto non ben precisato del monte Subasio sorgesse in antichità un monastero. I monaci erano soliti lamentarsi del freddo e della fatica che affrontavano per effettuare le processioni e le preghiere che chiedevano loro i contadini per intercedere presso Dio. Questa loro mancanza di fede si dice sia punita costringendo gli spiriti dei frati a reiterare il gesto della processione ogni notte per l’eternità! A volte gli spettri dei malcapitati ecclesiastici sono stati visti nelle notti più fredde e ventose che colpiscono il territorio della montagna.

Collescipoli (TR). In questa piccola frazione del ternano, all’interno di una casa, vagherebbe lo spirito di un frate che attraversa i muri dell’abitazione.

Ferentillo (TR). Alcuni visitatori del Museo delle Mummie di Ferentillo raccontano di aver percepito durante la visita strane presenze. Non solo le mummie abiterebbero questo particolarissimo museo!

Ogni anno, in questa ricorrenza, vi raccontiamo le storie di fantasmi più inquietanti dell’Umbria, di cui la nostra misteriosa regione è particolarmente ricca. Storie d’altri tempi, da raccontare magari davanti al fuoco, per ricordare, con un piccolo brivido lungo la schiena, i tempi che furono.

fantasmi umbria