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Il centro storico di Perugia è segnato dai suggestivi vicoletti medievali e saliscendi spesso accompagnati dal fiatone; essi una volta venivano chiamati rispettivamente rimbocchi e piagge. 

Di vicoli e saliscendi il centro storico di Perugia ne è pieno! Elemento non secondario, questa sua caratteristica morfologica venne da sempre ricordata negli appunti sull’Acropoli, compresi anche quelli di tipo topografici, e non solo.

Alcune di queste strade, in passato, avevano altre denominazioni toponomastiche, come “rimbocco” o “piaggia”. Per esempio, se i vicoletti stretti stretti dessero su una piazza o un’altra strada principale, si chiamavano “rimbocco”. Invece, se queste vie si trovassero su un punto alto della città seguito da una forte pendenza, venivano nominate “piaggia”.

Comparsa per la prima volta nel XV secolo la voce “rembucho” identificava, per l’appunto, i vicoli stretti medievali. Già “piaggia” deriva dal termine latino “plagia”, che per la toponomastica medievale stava a indicare un pendio tra pianura e monte. 

Praticamente scomparsi dalla memoria toponomastica perugina, i rimbocchi e le piagge di una volta (eccetto una!) oggigiorno hanno nomi diversi. Ma grazie agli studi toponomastici possiamo insieme scoprire quali sono queste strade. 

Porta Sole

Il primo rimbocco è nel cuore del centro perugino. Quando si è su piazza IV Novembre e ci si gira verso piazza Matteotti notiamo la particolare via Calderini. Una volta questa viuzza si chiamava Rimbocco degli Scudellari, dato che proprio lì si fabbricavano le stoviglie di terracotta. Vicino c’è via Alessi, che fino al 1871 era chiamata Rimbocco dei Calderai: vi si fabbricavano i caldai!

Una curiosità riguardo quest’ultima via: dai testi storici si apprende che tale esercizio era vietato nelle strade principali, e pertanto le botteghe si dovevano per forza “nascondersi” e, soprattutto, piazzarsi lontano dalle case dei professori! Secondo gli Statuti del Comune di Perugia le botteghe potevano fabbricare i caldai in una zona non inferiore a dieci case di distanze dall’abitazione della casa di un professore!

Salendo verso piazza Matteotti c’era il Rimbocco del Pollaioli (“rembucho pollaiolorum”, odierna via Fani); via Mazzini invece era il Rimbocco di Santa Maria del Mercato il cui nome prendeva spunto dalla chiesa omonima collocata in quella strada; e la nascostissima via Sant’Andrea, lunga forse 150 metri, già Rimbocco del Cherubino (importante via per i Della Staffa), oggi chiusa.

Via delle Prome, strada che conduce al Belvedere di piazza Rossi Scotti, era Piaggia delle Prome (denominata anche Strada delle tre piagge, dovuto probabilmente alle tre rampe di scale). Ci spiega la ricercatrice Sacchi de Angelis che il termine “proma” starebbe a indicare, infatti, il “bordo sopra un notevole dislivello”. Infatti, questa strada si trova esattamente sopra le mura (visibili dal belvedere).

Porta Sant’Angelo

Dirigendosi verso piazza Matteotti, quella che collega la zona universitaria a via Ulisse Rocchi è via Baldeschi. Dall’appellativo si capisce forse a chi è intitolata: Baldo degli Ubaldi, l’importante giurista perugino. Ma quella stradina in passato era conosciuta come Rimbocco del loto. E no, non il fiore: difatti, si narra che quella zona una volta era piena di fango! Il motivo: la presenza di un pozzo esattamente su quella strada…

Dall’altro lato, vie Bartolo e del Fagiano – contraddistinte, se non per altro, dalla loro pendenza – lungo i secoli hanno avuto vari nomi. Gli ultimi tratti di entrambe erano delle vere e proprie sfide fisiche ai perugini non solo di allora come quelli di oggi. La prima era Piaggia di san Fortunato mentre la seconda Piaggia di san Benedetto. Se in salita pochi santi aiutano, almeno Fortunato e Benedetto ci potevano dare una mano…

via sant'andrea

Porta Santa Susanna

Il Rione di Santa Susanna è caratterizzato dalla grande presenza di chiese e oratori. E non è un caso se uno dei nostri rimbocchi ha dirette relazioni con la Chiesa cattolica: parliamo di via Vincioli, intitolata alla nobile famiglia di Agello di cui esponente più significativo è Pietro Vincioli. Fu colui che fondò il monastero benedettino di San Pietro di Perugia, l’odierna Basilica di san Pietro. L’attuale via Vincioli era divisa in due rimbocchi: Rembucho domini venzoli supra e il Rembucho domini venzoli inferius (ormai scomparso).

Salendo verso piazza IV Novembre, si può tranquillamente visitare un altro rimbocco: via Ritorta, ex Rimbocco Torto. Già dal nome si immagina la caratteristica principale di tal stradina!

In questo rione troviamo l’unica “piaggia” mantenuta come tale. Parliamo di Piaggia Colombata, probabilmente mantenuto così per via della sua estrema importanza per la vita cittadina. La piaggia collegava Perugia al Lago Trasimeno (Porta Trasimena si trova a inizio via) e alla Toscana. Il nome richiama sia la colomba, la quale simboleggia le monache domenicane, sia Beata Colomba (su quella via vi si trovava il suo convento). Alla Santa, inoltre, è stato dedicato un altro toponimo, via Colomba, nei pressi di corso Vannucci.

Una terza chiesa è ricordata nel toponimo dell’ex Piaggia delle Cappuccine, l’attuale via Tornetta, assai tortuosa. 

Porta San Pietro

Tra corso Vannucci e piazza Matteotti si trova via Danzetta, che in passato era Rimbocco della salsa. Difficile da immaginare ma proprio in quella stradina si estraeva la sansa di olive, usata poi nella lavorazione della lana, come ci ricorda Sacchi de Angelis. Questo tipo di estrazione, però, causava un sentore assai sgradevole e forte. Risultato: in un secondo momento, le botteghe vennero trasferite in una zona fuori dal centro.

Verso piazza Italia, quel vicoletto nascosto tra la libreria, il corso e la piazza si chiamava via del Forte, che in passato era conosciuta come Rimbocco dei sellai. Si legge che vi fosse una fermata del trasporto pubblico locale, responsabile per il collegamento tra il capoluogo perugino e la valle del Tevere.

Tra via Baglioni e via Oberdan v’è situata la strada che non ha favoriti perché fa cadere tutti: è Via Favorita. Una volta Rimbocco della favorita, poteva benissimo passare per una piaggia!

Infine, l’incantevole via di Sant’Ercolano (o come la chiamano i perugini, le Scalette di sant’Ercolano) era anch’essa una piaggia: la piaggia di sant’Ercolano, appunto!

via del forte - vicoli di Perugia
via baldeschi