Da pochi giorni si è conclusa la settima edizione del Festival del Medioevo che si svolge nella città di Gubbio. Il protagonista indiscusso è il padre della lingua italiana, una delle tre corone fiorentine, Dante Alighieri.
Nell’anno del Sommo Poeta un numero assortito di cervelli del panorama culturale italiano ha fatto impazzire tutti gli amanti del medioevo, come se fossero ad una gara di tiro con l’arco, la più avvincente fra tutte. Lo slogan per questo festival potrebbe essere Medievisti di tutta Italia, Unitevi!
Nel medieval panorama eugubino, con il sole di mezzogiorno o con il plumbeo crepuscolo della sera, girano gli ingranaggi del passato e si fanno presente. Alberto Casadei tiene conferenze sul Dolce Stil Novo, Mariateresa Fumagalli ci parla della filosofia in Paradiso, Chiara Frugoni con i suoi occhi vispi e taglienti ci racconta della nascita del Purgatorio. Fra le vie della città Luca Serianni parla con Federico Sanguineti e il suo esuberante cappello, vorremmo sentire quello che si dicono, vorremmo origliare, ma non è da persone educate farlo. Forse parlano del cappello, insieme a lui. Magari hanno discusso delle rispettive conferenze, quella romantica tenuta da Serianni su Paolo e Francesca oppure quella simpatica di Sanguineti Le parolacce della Commedia. No, parlavano sicuramente del cappello.

Ma oltre Dante c’è un altro protagonista, un’altra Rockstar con un alto seguito di groupie. Chiunque abbia ascoltato la sua squillante voce è rimasto ipnotizzato come se avesse sentito il canto, in questo caso un po’ stonato, delle sirene di Ulisse. Alessandro Barbero è il medievista più famoso dei nostri tempi, un incantesimo per la mente.
Sono due le serate con cui, il professore di storia medievale dell’Università degli studi del Piemonte Orientale e Vercelli, ha partecipato al festival.
Sabato 25 settembre, già dalle 20 e 30, la gente era in fila per ascoltare la conferenza Dante e Francesco a cura di Alessandro Barbero e di Franco Cardini, professore di storia Medievale all’Università di Firenze.
Tutti erano in trepidazione, qualcuno più paranoico aveva paura di non riuscire ad entrare, guardava la sala e vedeva pochi posti a sedere. Era un’illusione, il numero delle sedie era perfettamente proporzionale al numero dei biglietti, ma le file sono tremende ed ogni suggestione è buona per creare panico. La paura di non poter ascoltare Alessandro Barbero dal vivo era palpabile.


Arriva silenzioso e tranquillo, tutti si accorgono della sua presenza ma la fila mantiene il contegno.
Qualcuno lo bracca alla porta dell’entrata chiedendo foto e autografi per i suoi libri. Una professoressa di un liceo di Roma chiede a Barbero di fare una lezione per i suoi alunni, la sua risposta è: “Non è impossibile”.
Quando tutti sono ai propri posti Federico Fioravanti, l’ideatore del festival del Medioevo, visibilmente emozionato presenta la serata. Goffredo Degli Esposti suona il flauto e in quel momento, Barbero e Cardini entrano in modo impercettibile nella sala.
Massimo Verdastro legge il canto XI del paradiso e alla fine di questa emozionante lettura inizia la conferenza.
Franco Cardini è il primo a parlare, racconta di tutte le volte che ha fatto leggere il suo lavoro all’amico Barbero e di come quest’ultimo l’abbia fatto a pezzi usando una mannaia. Così è successo anche per l’ultima pubblicazione di Cardini “L’avventura di un povero cavaliere del Cristo. Frate Francesco, Dante, Madonna Povertà”.
Barbero, con la sua narrazione perfetta e avvincente, introduce la figura principale del libro, San Francesco D’Assisi. Quello che racconta ci riporta agli occhi un personaggio che pensavamo di conoscere. Ci regala dettagli e aneddoti che cambiano il nostro approccio. Francesco D’assisi è un santo proprio perché è stato un uomo.
Prende parola Franco Cardini, si dilunga molto sul contenuto del suo libro e non lascia spazio per le domande dal pubblico. Domande che sarebbero state rivolte al professore che sedeva accanto a lui. Ma i fan non si possono ingannare, rimangono dopo l’incontro per portare doni alla Rockstar e per parlare con lui.
L’autunno è arrivato, l’aria è pungente, tutti si rifugiano nella fiera del libro medievale. Giusta conclusione per una serata dove il protagonista, ammettiamolo, era Alessandro Barbero.
Foto: Festival del Medioevo, fotografo Paolo Panfili.

