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Un viaggio unico, tra storia, natura e misteriose leggende, nel secondo lago più grande dell’Umbria: Piediluco.

I laghi sono da sempre luoghi misteriosi ed affascinanti. La loro natura silenziosa, a tratti immobile, sembra nascondere nelle loro acque dei segreti intangibili, inafferrabili anche al più attento osservatore. Custodi di leggende e di storie tramandate per generazioni di bocca in bocca, i laghi sono lì, pronti ad accogliere nel loro mondo il visitatore che ne sappia cogliere le sfumature più nascoste. Uno dei più belli dell’Umbria è senza dubbio il lago di Piediluco, secondo bacino idrico per dimensione in regione dopo il Trasimeno. Popolato fin dall’età del bronzo, veniva considerato di primaria importanza e avvolto da un velo di sacralità anche dai Romani. Infatti il nome stesso del lago, Piediluco, si può far risalire al vocabolo latino “lucus”, ovvero bosco sacro, quindi il significato del nome è: “ai piedi del bosco sacro”. La verde montagna, consacrata alla divinità Vacuna, era quella che domina il lago e sulla quale possiamo trovare oggi i resti del castello, le cui prime citazioni, come roccaforte, risalgono al 1200 circa.

Castello di Piediluco

Il castello è stato realizzato in posizione dominante, garantendo così la possibilità di controllare agevolmente l’intera zona. Con vicende alterne, passò di mano tra numerose famiglie nobiliari e fu al centro di scontri e contese tra spoletini, folignati, reatini e ternani. Nel 1800, persa la sua funzione prevalentemente difensiva, fu definitivamente abbandonato, trasformandosi progressivamente in un rudere. Il suo fascino resta comunque indiscutibile, sia per la posizione, che offre un panorama unico sul lago, sia per la sensazione che si ha al suo cospetto, ovvero quella di essere catapultati indietro nel tempo.

Dalla storia al mistero il passo è breve, anzi brevissimo.  La bellezza della natura incontaminata di questi luoghi si mescola con un sentore di antiche leggende, grazie alla presenza delle piramidi naturali del lago.

castello 2
castello 3 - Piediluco - mura

Queste piramidi altro non sono che le montagne che si affacciano sulle acque, in particolare il monte Caperno, noto per l’inconfondibile e prolungato eco che si può sentire dalla sua sommità.

La strana e particolare forma delle montagne ha incuriosito molti studiosi del mistero e anche un gruppo di ricercatori inglesi che, nel 2013, ha visitato la zona, alla ricerca delle piramidi europee.

Luogo per sepolture, per la depurazione delle acque, nascondiglio di tesori? Le ipotesi più strane e bizzarre sono state fatte dagli appassionati, ma probabilmente queste montagne formano solo la cornice stupenda e affascinante di un luogo senza tempo, un lago che si propone all’uomo ancora oggi come luogo di pace e relax, fuga ideale dallo stress dalla vita quotidiana.

Piramidi di Piediluco