Rafforzare l’identità locale, anche facendo conoscere ai giovani vecchie tradizioni di una comunità.
O, come in questo caso, riportare alla luce una vecchia maschera carnevalesca perugina, il Bartoccio. Che da ricerche storiche risalirebbe al 1521. Perché in fondo conoscere ciò che è stato è da sempre un modo per conoscere sé stessi, chi siamo e il contesto in cui ci siamo formati e viviamo. A riportare in vita questa maschera è la Società del Bartoccio, fondata nel 2012 e presieduta da Renzo Zuccherini. L’idea di far rivivere il Bartoccio è nata durante un incontro tra lo stesso Zuccherini, Mario Mirabassi noto per il suo teatro di burattini e marionette (direttore del Teatro di figura di Perugia), e il compianto Vater Corelli, scrittore, attore e regista. E proprio per rilanciare e attualizzare questa maschera si è costituito un apposito gruppo, costituito da artisti e scrittori, che ha assunto la denominazione ottocentesca di Società del Carnevale.
“Il Bartoccio è la maschera tipica del carnevale locale – racconta Renzo Zuccherini –, da molto tempo dimenticata, ma un tempo popolare e conosciuta a tutti i perugini. Il Bartoccio, perugino della piana del Tevere, rozzo, ma sagace, gioviale e saggio, appare già dal 1600 nella tradizione letteraria locale nelle frizzanti e vivaci vicende familiari, che si intrecciano con la storia della città. E diventano spunto per lanciare sferzanti e irriverenti attacchi al potere”.

Le bartocciate
La maschera del Bartoccio è capace di prendere in giro con ironia e garbo i difetti dei perugini di ieri e di oggi. “Il Bartoccio appartiene ad uno strato profondo, e poco esplorato, dell’identità cittadina – prosegue nel suo racconto il presidente Zuccherini –: è perciò importante e meritorio che se ne comincino a studiare le caratteristiche carnevalesche e i legami con la storia cittadina, per far affiorare un personaggio di notevole spessore e importanza. Un modo per rafforzare quel senso di identità e di appartenenza che la civiltà moderna ha così affievolito, e che è, invece, così importante per rinsaldare la coesione e l’inclusione sociale. E il Bartoccio si presta bene a questo compito di inclusione”.


Le iniziative di Carnevale
Ogni anno si organizzano eventi, con l’intento di fare satira, prendere in giro i potenti, le cose che non vanno, il caro vita. Vengono organizzati spettacoli e poi si tiene il corteo, formato dalla banda musicale e dal carro trainato dai buoi che trasporta il Bartoccio, che parte da piazza Italia e percorre corso Vannucci. “L’ultimo corteo si è tenuto a febbraio del 2020 – ricorda Renzo Zuccherini – prima dell’inizio della pandemia. Quest’anno avremmo dovuto festeggiare i 500 anni di storia del Bartoccio”.

Non solo corteo ma anche spettacoli per i più piccoli
“Nel corso degli anni abbiamo organizzato delle rappresentazioni adattate per i bambini – sottolinea il presidente della Società del Bartoccio –, ma che coinvolgano anche gli adulti. I cui ingredienti sono la carica di comicità, la simpatia, i movimenti buffi e, ovviamente, le bastonature quando ci vogliono. Abbiamo preso in giro l’ex presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’attuale governatrice Donatella Tesei, l’ex sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, e quello attuale Andrea Romizi, quest’ultimo è stato al gioco e si è divertito assistendo allo spettacolo. Ma poi abbiamo deriso anche Eugenio Guarducci e Brunello Cucinelli, personaggi molto conosciuti. Il tutto realizzando delle maschere molto somiglianti e caricaturali, appunto le ‘bartocciate’, che riprende lo stile tipico degli spettacoli di tradizione, con bellissimi burattini e scene dipinte in Baracca”. E il cartellone di eventi propone anche incontri, attività, appuntamenti culinari, con i dolci tipici, e uno spazio dedicato ai balli tradizionali. Naturalmente non manca il divertimento, con la satira e la caricatura “per questo le ‘bartocciate’ tornano al centro del Carnevale perugino”. I partecipanti possono anche approfittare della visita guidata al museo di burattini e marionette di Mirabassi, allestito nel Teatro di figura. Il Bartoccio, inoltre, è diventata anche una pagina Facebook, ricca di foto e immagini.
