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Il condottiero perugino unisce con un filo invisibile l’Umbria e l’Abruzzo, portandoci, sulle sue orme, ad esplorare una località unica e ricca di storia.

Cosa unisce Perugia e l’Umbria in generale a Bominaco, una piccola località montana d’Abruzzo?

Scopriamolo insieme in questo nuovo articolo della rubrica “Ai confini dell’Umbria” con la quale visitiamo luoghi affascinanti, a poca distanza dalla nostra regione.

Bominaco è un piccolo borgo di origine medievale che conta appena sessanta abitanti ed è situato tra le montagne in provincia dell’Aquila. Il paese sorse e crebbe esponenzialmente di importanza grazie alla sua posizione privilegiata lungo la strada denominata Tratturo Magno, che conduceva dalla città dell’Aquila sino a Foggia. Lungo il percorso sorgevano spesso dei punti di sosta che consentivano ai pastori e ai viandanti di riposarsi e alloggiare per la notte in luoghi sicuri. Su questa scia crebbe Bominaco, che offriva riparo a queste genti tramite l’abbazia benedettina fondata qui nel X secolo.

Bominaco scala per arrivare

Perla di Bominaco è sicuramente l’oratorio di San Pellegrino, una cappella meravigliosamente affrescata nel XIII secolo, si dice anche per volontà dell’imperatore Carlo Magno. 

L’oratorio è conosciuto con il soprannome di “Cappella Sistina d’Abruzzo” per la bellezza ed unicità dei suoi affreschi di epoca medievale, che ci sono pervenuti in ottime condizioni e sono tra quelli meglio conservati in Europa. Un patrimonio di cultura e di arte per tutta l’umanità.

Bominaco chiesa
Torre di Bominaco

Le pareti della chiesa sono affrescate con episodi tratti dal Vangelo tra cui: la nascita e la gioventù di Cristo, la crocifissione, il giudizio e tanti altri. Troviamo inoltre sulle pareti il più antico dei calendari monastici, con i mesi personificati unitamente ai segni zodiacali e alle operazioni da compiere nel mese.

A pochi metri dalla chiesa di Santa Maria Assunta, posto in posizione arroccata e ben difendibile, troviamo quel che resta del maestoso castello di Bominaco, distrutto per mano del condottiero di ventura perugino Braccio da Montone nel 1423.

Del maniero resta ben conservata la cinta muraria, intervallata da alcune torri a base quadrata. All’interno delle mura si trovano le tracce delle abitazioni e delle strutture interne del castello. Da qui si può godere di un panorama unico e mozzafiato sulla valle e sulle montagne circostanti.

Bominaco- affreschi