Benché oggi ci si faccia poca attenzione, l’area di Colleluna ha avuto un ruolo molto importante nell’antichità, poiché zona di presidio militare per il controllo del territorio; infatti proprio qui, sorge la torretta di Colleluna.
La torre in precedenza si trovava in posizione più elevata rispetto all’attuale, si presenta a pianta circolare, è alta circa quindici metri e la porta di accesso è rialzata rispetto al suolo, così da rendere più difficile l’accesso.
Purtroppo i detriti accumulatisi nel tempo, hanno riempito quelle che erano le celle di prigionia ed i nascondigli.
A mano a mano che si sale verso l’alto, sono presenti, come di consueto nelle strutture difensive, le feritoie; alla sommità, vi era una piattaforma con il cammino di ronda.
Sembrerebbe, ma non è certo, che un cunicolo sotterraneo collegasse la torre, all’abitazione del castellano, proseguendo per il convento di San Martino ed arrivando fino a piazza della Repubblica.

Fu edificata nel tardo medioevo, e viene citata per la prima volta nel 1349, in occasione di uno scontro tra il Municipio ternano ghibellino ed il capitano del Patrimonio Vico da San Germano.
Nel 1387 è riportato nelle riformanze il tradimento di Giliuzio di Bracciano, il castellano della torre, che si schierò dalla parte guelfa e depredò il territorio circostante, imprigionando nella torre alcuni cittadini ternani.
Nei primi anni del Quattrocento la torre ospitò Ludovico Migliorati, nipote di Innocenzo VII, fuggito da Roma dopo la morte del pontefice.
Nel 1462 il Municipio imponeva altri dazi per cercare di restaurare la torre, ma più tardi nel pieno della lotta tra Terni e Spoleto, il capitano Bartolomeo d’Alviano, guelfo ed alleato degli spoletini, espugnò la torre e la distrusse.
I ternani però non si diedero per vinti, e la ricostruirono aggiungendo anche un’ulteriore fortificazione realizzata dal capomastro Bernardino di Giacomo.
Lo storico ternano Lanzi menziona addirittura una sorta di “ascensore”; nel vestibolo si è individuato un pozzo ormai colmo di rifiuti, profondo circa 4,60 m.
La storia di Colleluna e la sua torre hanno ancora tanto da narrarci, anche il pittore ternano Orneore Metelli ha dedicato un’opera proprio alla “Battaglia di Colleluna”, in cui i Ternani nel 1348 rivendicarono la propria libertà nei confronti del papato!
