“Non solo Re d’Inghilterra ma anche Re della tavola! Dal 6 maggio 2023, giorno dell’incoronazione del nuovo Re Carlo III, la Pinacoteca Comunale di Città di Castello e Buckingham Palace avranno qualcosa in comune – non l’abitudine di condividere il pasto e bere il tè alle cinque con sandwich imburrati e scones, anche se sarebbe divertente. No, ciò che condivideranno è una tavola che raffigura il noto “Martirio di San Sebastiano” di Luca Signorelli.
Ora, so che potrebbe sembrare un po’ strano che un’opera d’arte italiana finisca in un luogo così…britannico, ma non preoccupatevi, i nostri amici italiani hanno già pensato a tutto: quella conservata a Londra sarà una copia perfettamente identica all’originale, realizzata da Bottega Tifernate, nota per le sue opere realizzate con la tecnica della pictografia.
Sì, ho detto pictografia. Non so voi, ma io pensavo che la pictografia fosse solo una tecnica per disegnare dinosauri, ma evidentemente mi sbagliavo. Ad ogni modo, questa iniziativa è un omaggio unico e originale alla “Royal Family”, alla nazione e ai numerosi turisti inglesi che ogni anno visitano musei e strutture artistico-culturale italiane, anche quelle umbre. Ebbene sì, anche quelle umbre! Cosa c’è di meglio di un po’ di cultura mista a un po’ di patriotismo? Beh, probabilmente un po’ di fish and chips, all’aperto, non a tavola, ma questa è un’altra storia!”
Forse darebbe così la notizia dell’ultima impresa di Bottega Tifernate, la giornalista e presentatrice very british, ma anche very cringe, Philomena Cunk, personaggio di fantasia interpretato da Diane Morgan.
In effetti, la copia totalmente fedele dell’opera di Signorelli potrebbe finire sotto le sue grinfie, perché dopo il 6 maggio 2023, giorno di inizio delle celebrazioni per l’incoronazione di Re Carlo, verrà conservata a Buckingham Palace, luogo spesso frequentato dalla disinformata giornalista britannica, per poi essere (forse) messa all’asta per la raccolta di fondi destinati ad una delle tante iniziative benefiche sostenute dal futuro Re.

Anche se la Cunk potrebbe fraintendere la natura del progetto, l’iniziativa è estremamente ambiziosa e rappresenta un grande traguardo per Bottega Tifernate, realtà unica, nota a livello mondiale nel riprodurre manualmente, grazie ad una tecnica brevettata denominata pictografia, qualsiasi opera d’arte del passato con materiali, metodi e supporti originali.
La riproduzione ed omaggio del San Sebastiano di Signorelli, opera del 1498, custodita all’interno della Pinacoteca comunale di Città di Castello, nei pressi di un altro gioiello della storia dell’arte italiani, il Gonfalone della Santissima Trinità di Raffaello, rientra in un ampio progetto culturale sostenuto anche dal comune di Città di Castello.
La città è difatti un centro abitato ricco di testimonianze artistiche e storiche del grande Rinascimento, quest’anno ancora più valorizzate grazie alle molte celebrazioni ed iniziative organizzate in tutta la regione Umbria in occasione non solo dei 500 anni dalla morte di Perugino, ma anche da quella di Signorelli stesso.
L’opera entro i 6 maggio 2023
I tempi stringono, e tutto lo staff della Bottega dovrà affrettarsi a lavorare giorno e notte per riuscire a completare questa impresa che riporta in vita il grande fasto e la grande bellezza delle opere d’arte di un tempo che fu.
“L’opera – hanno precisato Francesca e Stefano Lazzari, titolari del laboratorio – sarà realizzata in pictografia ad olio su tavola nel formato 1:1 con colori e ricette utilizzate da Luca Signorelli per ultimare l’originale. Il supporto sarà lo stesso di allora, in legno massello e la lavorazione, già iniziata, coinvolgerà un team di 4 persone per 3 mesi senza soste, giorno e notte. Un’impresa molto complessa che, seguendo in maniera scientifica tutto il ciclo di lavorazione permetterà di ricreare un’opera pressoché identica a quella originale”.
Il progetto è ancora più di valore se si pensa che l’intera riproduzione avverrà all’interno della Pinacotaca di Città di Castello, di fronte all’opera originale, per valorizzare ancora di più l’accuratezza della lavorazione. Il tempo stringe perché il tutto dovrà essere terminato e spedito in UK entro la data dell’incoronazione del loro Carlo nazionale.
“Ma perché proprio l’Inghilterra? “
Potrebbe essere questo uno degli interrogativi classici, irriverente e poco azzeccati, posti dalla Cunk. Fortunatamente c’è una risposta disarmante da fornirle.
Il turismo inglese è fortemente attratto dall’arte italiana e questo 2023 rappresenta per l’Umbria un anno ricco di occasioni per invitare il pubblico britannico a scoprire le moltissime opere di valore inestimabile conservate nei confini della regione. Tra queste non solo il Martirio di San Sebastiano di Signorelli, ma anche il già citato Gonfalone di Raffaello, alcune opere del quale sono conservate oggi alla National Gallery di Londra, a testimoniare la sensibilità e l’amore degli inglesi per la pittura della penisola.
A questo scopo, proprio per celebrare l’anno Signorelliano, l’Amministrazione comunale di Città di Castello, in accordo con la Regione Umbria, ha sviluppato il nuovo allestimento del piano nobile della Pinacoteca, con un percorso che racconta vita ed opere di Signorelli e di Raffello giovane, proponendo un incontro ideale, mai avvenuto in vita, nella Sala che ospita vìs a vìs lo Stendardo raffaelliano e la tavola del San Sebastiano.
Incluso nel percorso anche un approfondimento dedicato alla così detta crocifissione Gavari, conservata proprio alla National Gallery di Londra e la sala dell’Ottagono dove viene riprodotto in scala il tempietto dello Sposalizio della Vergine, che conclude il percorso di Raffaello a Città di Castello e i suoi studi sulle opere del Signorelli, attestati su un disegno conservato ad Oxford e riprodotto nel percorso.
Quale battuta potrebbe tirar fuori adesso Philomena?
