Un’antica torre domina il paesaggio e svetta sopra questo paese abbandonato: Biselli.
Prosegue il viaggio di Real Umbria alla scoperta dei paesi fantasma più affascinanti dell’Umbria. Questi luoghi, che sembrano collocati al di fuori del tempo, riservano sempre delle meravigliose sorprese per i visitatori che vogliono riscoprirli, come dei novelli esploratori dell’epoca moderna.
Uno dei borghi abbandonati imperdibili nella nostra regione è sicuramente il castello di Biselli.
L’accesso al paese è semplice, segnalato chiaramente dal navigatore e con pochi metri di strada sterrata da effettuare, percorribili tranquillamente in macchina.
Il paese, costruito nel XIII secolo, è situato nel territorio del comune di Norcia. Si erge maestoso, a 550 metri sul livello del mare e oggi risulta essere completamente disabitato. La difficoltà di raggiungimento dei grandi centri abitati, la lontananza dai moderni luoghi di lavoro ed infine gli eventi sismici del 1979, quando la terra tremò raggiungendo una magnitudo di 5.9 della scala Richter, portarono al definitivo abbandono del luogo.
Il borgo fortificato in origine svolgeva una funzione di controllo della valle sottostante, attraversata dal torrente Corno. Il nucleo originario dell’abitato è costruito su un pendio scosceso, e si sviluppa intorno all’alta torre di avvistamento, ancora ben visibile, ma non facilmente raggiungibile a causa del crollo degli edifici centrali del borgo e alla vegetazione fitta e rigogliosa che ostruisce le vie d’accesso.

Alcune abitazioni sono state recentemente restaurate, ma la maggior parte degli edifici antichi è in stato di totale abbandono. Come spesso accade in questi luoghi, la natura ha approfittato dell’assenza dell’uomo per riconquistare i suoi spazi.
La chiesa parrocchiale del castello, San Leonardo, è la perla artistica del borgo.
Collocata all’esterno delle mura, si presenta parzialmente ristrutturata ed è caratterizzata da una pianta quadrata e da meravigliosi affreschi cinquecenteschi.
All’ingresso del castello possiamo trovare un’altra chiesa, Santa Maria della Porta, di cui resta visibile l’altare e qualche affresco, essendo stata depredata dei suoi arredi interni e perfino profanata nell’ossario che sia apre sul pavimento, appena coperto da una trave in legno.

La continua alternanza di case in rovina e di abitazioni ristrutturate crea uno strano connubio, tra antico e moderno, tra un passato sicuramente vivo e di gloria e un presente che al contrario ci mostra un desolante silenzio e non sembra avere alcuna possibilità di rinascere.
Per il meraviglioso panorama di cui si può godere dal castello, per la sua storia, i suoi affreschi, per la natura incontaminata della valle del Corno e delle montagne circostanti, Biselli merita sicuramente una visita per non dimenticare la storia ormai celata dei nostri territori.
