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Il convento di Santa Maria si erge su un colle, alla periferia di Terni ed è denominato “dell’Oro”. Quest’ultimo nome ha sostituito per deformazione lessicale l’originario “dell’alloro”, in riferimento alla pianta diffusa in questo luogo. L’origine del complesso conventuale è strettamente legata alla presenza di San Bernardino da Siena. 

Benozzo Gozzoli - chiesa Terni

Le origini dell’edificio

Proprio per la volontà di San Bernardino da Siena, il convento venne edificato in quest’area per una piccola comunità di frati Osservanti. I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1441 e si conclusero nel 1458; da quel momento il complesso si poteva raggiungere attraverso diversi percorsi aperti dagli stessi frati. In questo modo qualche anno dopo, a causa della franosità del terreno, si decise di costruire un nuovo convento, dalla parte opposta della città- in Santa Maria delle Grazie. Tuttavia l’aspetto attuale dell’edificio è anche il risultato della ristrutturazione resasi necessaria in seguito ai danni subiti per il sisma di inizio ’700.  Nel 900 nuovi danni vennero provocati dal terremoto del 1929 che portò a nuovi importanti lavori. Da allora il complesso venne destinato a Casa di Riposo, funzione che mantenne fino agli anni ’80 del Novecento.

Santa Maria dell'Oro - Benozzo Gozzoli - soffitto

La tavola di Benozzo Gozzoli

L’edificio mantiene comunque alcuni elementi della costruzione originaria, edificata secondo il modello delle chiese francescane Osservanti.   Dopo l’Unità d’Italia, in seguito all’emanazione di un decreto che soppresse congregazioni e conventi, i frati lasciarono il complesso conventuale.  Le opere d’arte che vi erano collocate vennero acquisite dal Comune di Terni.  Tra queste l’opera di maggior valore artistico proveniente dalla chiesa è “le Nozze Mistiche di Santa Caterina” (1466) di Benozzo Gozzoli, ora in esposizione permanente al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Aurelio De Felice” presso il CAOS di Terni. 

Per quanto riguarda la composizione, viene rappresentato il classico Sposalizio mistico di Santa Caterina in maniera tradizionale. Al centro della scena vi è la Madonna che incorona Santa Caterina con il Bambino, circondata da San Bartolomeo, Santa Lucia e San Francesco. È la variazione cromatica risulta di grande effetto e conferisce una naturale luminosità, proveniente sia dall’alto che da destra.  Colori sgargianti e un drappo damascato, impreziosiscono la pittura.

affresco benozzo gozzoli - madonna in trono
CONVENTO DI SANTA MARIA DELL’ORO A TERNI