Skip to main content

Sono tre i patroni, ma solitamente ne festeggiamo solo uno (viva il torcolo!). Giriamo insieme fra i luoghi dei santi Lorenzo, Ercolano e Costanzo.

Santi Costanzo, Ercolano e Lorenzo sono i tre patroni che annualmente i perugini festeggiano. La triade è celebrata il 29 gennaio, il 7 novembre (nel Medioevo anche il 1° marzo) e il 10 agosto, rispettivamente. Anche se la festa più sentita resta quella di san Costanzo, ne è la prova la fila di perugini che si forma al di fuori dei forni: tutti ad aspettare il Torcolo.

Per questa puntata proponiamo un giro tra i luoghi dei Santi nel centro storico perugino. Sono soltanto due chilometri a separare questi tre Santi fra chiese, strade e porte.

patroni di Perugia - le vie ed edifici dedicati 2

Cattedrale di san Lorenzo

Partiamo dal punto più centrale del nostro amato centro storico: il Duomo. Spesso ci si dimentica che la Cattedrale è intitolata a uno dei nostri santi patroni: Lorenzo martire, ricordato il 10 agosto in concomitanza con la pioggia di stelle. Si narra che già nel IX secolo ci fossero tracce di una chiesa a lui dedicata laddove oggi si trova il Duomo!

Un duomo incompiuto, fatto a strati, imponente, il cui ingresso principale non si trova sulla piazza principale, come vuole la tradizione architettonica. Ai lati, l’imponente e prerinascimentale Loggia di Braccio (datata 1423), e le scalette del Duomo, punto d’incontro dei giovani del posto e non solo.

Al suo interno, bellezze tutte da scoprire. Tra esse, la “Deposizione” di Federico Barocci. Merita.

Via sant’Ercolano, dette “Scalette”

Lasciando alle spalle il nostro Duomo, proseguiamo verso il Rione di Porta San Pietro. Prendiamo insieme le scalette di sant’Ercolano. Questa strada una volta si chiamava Piaggia di sant’Ercolano, e prima ancora via Leonèa.

Si apprende che questa era una via molto trafficata, specialmente il 1° marzo: le città sottomesse a Perugia festeggiavano sant’Ercolano in quella data (Ercolano viene ricordato sia il 7 novembre che il 1° marzo).

patroni di Perugia - le vie ed edifici dedicati 3

Arco di sant’Ercolano

Prima di arrivare in fondo alle scalette, e di conseguenza alla Chiesa, fate attenzione all’archetto situato a metà via: questo spesso inosservato Arco è anch’esso dedicato a sant’Ercolano.

Tal portale era uno dei sette ingressi etruschi della città di Perugia. Nonostante le origini remote dell’arco, quello che vediamo oggi è, in realtà, frutto di una ristrutturazione subìta nel Medioevo (da arco a tutto sesto a ogivale).

Chiesa di sant’Ercolano

Un interessante esempio di architettura gotica nella città di Perugia. A guardarla sembra una torre; una torre ottagonale costruita per sembrare più alta e più imponente. Una curiosità: secondo documenti storici la Chiesa aveva un secondo ripiano che, coprendo il visuale dalla Rocca Paolina, venne distrutto.

Al suo interno, opere e decorazione barocca. La scalinata che vediamo da via sant’Ercolano, invece, è del 600.

Porta di san Costanzo

Andando verso i Giardini del Frontone da corso Cavour (già via regale), si arriva a un altro luogo, di un altro santo.

Detta anche Portaccia, la Porta di san Costanzo è la versione cinquecentesca del portale originale, che secoli fa, veniva chiamata Porta di Braccio. E si trova, per l’appunto, in fondo a Borgo XX Giugno, tra l’Orto Medievale e il Frontone.

Questa porta fu protagonista di alcuni momenti importanti della storia della nostra città. In particolare, vanno ricordati i 20 giugno (1859 e anche quello del 1944).

Se attraversiamo questo portale e lo guardiamo dall’altro lato, ovvero, da via san Costanzo, notiamo il color mattone dell’arco, caratteristica del tutto ignorata dal lato Borgo XX Giugno, ove la porta è grigia, cementata. Si intravedono altresì degli stemmi, quelli dei Benedettini e papa Sisto V.

Il progetto di questa porta non fu mai rispettato; di fatti, l’opera rimase incompiuta.

Via san Costanzo

Uscendo dalla chiesa e andando verso giù ci si trova sull’omonima via, che conduce fino alla Chiesa di san Costanzo. Inutile dirlo che questa stradina venne intitolata al Santo Patrono!  

Chiesa di san Costanzo

Non c’è niente da fare, san Costanzo è rimasto il santo più caro ai perugini! Sarà per via del Torcolo?

La Chiesa di san Costanzo si trova nei pressi della Facoltà di Agraria e del Polo di Medicina veterinaria. Costanzo era umbro, e diventò martire nel 170, circa, quando – dopo essere perseguitato dall’Imperatore Marco Aurelio -, morì.

Sebbene sia morto a Foligno venne sepolto nel luogo in cui oggi si trova la Chiesa dedicatagli, la quale fu poi allargata intorno al 1200, e nuovamente ristrutturata nel 700 e nell’800, poi nel 1997 e infine, nel 2008.

Un fatto interessante è che all’ultimo restauro del XIX secolo ci pensò il famoso architetto perugino Guglielmo Calderini, più precisamente nel 1889, responsabile per aver progettato Palazzo Cesaroni, attuale sede del Consiglio regionale dell’Umbria.

patroni di Perugia - le vie ed edifici dedicati 4