Si è conclusa domenica 23 aprile la XVII edizione dell’International Journalism Festival 2023, con un bilancio estremamente positivo. Già annunciata la nuova edizione 2024.
L’International Journalism Festival 2023 ha ufficialmente rianimato il centro storico di Perugia, dando uno scossone alla nuova stagione di eventi primaverile, come accade ormai da molti anni.
Quello di quest’anno è stato certamente un programma vastissimo, che ha richiamato un pubblico eterogeneo e di stampo internazionale a Perugia, e che ha visto sale sempre gremite e lunghe file ordinate per ciascuno dei 500 speaker, tra premi Nobel, Pulitzer e cronisti provenienti da ogni parte del mondo, impegnati nei ben 200 eventi che si sono svolti dalle prime ore del mattino fino a tarda sera nei 5 giorni della manifestazione.
È stato un festival di grandi temi e grandi appelli: si è parlato di contemporaneità , di guerre, di clima, di migrazioni, di diritti, tecnologia, nuove frontiere del giornalismo, sicurezza, lavoro, scuola, memoria…
Ben 3 appelli internazionali sono stati lanciati proprio dai palchi dell’International Journalism Festival 2023 di Perugia, eventi che sanciscono nettamente l’importanza ormai raggiunta da questa kermesse nel panorama di attività socio-culturali organizzate nel capoluogo umbro.
Primo appello lanciato è stato quello dei giornalisti del Wall Street Journal, guidati dalla direttrice Emma Tucker, che hanno scelto la platea del ijf23 per chiedere la liberazione del loro collega Evan Gerskovich, il giornalista americano, arrestato poco più di due settimane in Russia con l’accusa di spionaggio.
Secondo appello, quello alla comunità internazionale e al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite per la liberazione di Jimmy Lai, lo storico editore di Hong Kong perseguitato dal governo cinese per le sue posizioni pro-democrazia. A lanciarlo è stato suo figlio Sebastien, che sta conducendo una campagna internazionale per far liberare il padre, incarcerato a vita dal 2020.
Terzo ed ultimo appello, quello di Vera Politoskaya, figlia della nota giornalista russa uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006, che si è rivolta alle istituzioni europee e in particolare alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen ‘perché l’Europa aiuti e non ostacoli con la burocrazia quei cittadini russi che fuggono dal proprio paese e che oggi rappresentano la resistenza al regime di Putin’.

L’Italia del Festival Internazionale del Giornalismo
È stato certamente un International Journalism Festival 2023 di stampo internazionale ma anche giornalisti, autori e personalità italiane hanno fatto sentire la loro chiara ed autorevole voce.
Applauditissimi e molto partecipati sono stati gli incontri con Paolo Giordano, Lirio Abbate con Maurizio De Lucia (Procuratore di Palermo responsabile delle indagini su Matteo Messina Denaro), Roberto Saviano, Corrado Formigli, Daria Bignardi, Mario Calabresi, Vera Gheno e con il cast di Propaganda Live.
Simpatici e moderni anche Matteo Saudino e Vincenzo Schettini, cioè “Barbasophia” e “La Fisica che ci piace”, che sarebbero poi i loro pseudonimi nei social. Sono stati accolti come vere rockstar, reazione che dimostra quanto materie considerate complesse come la filosofia e la fisica possano diventare amate ed apprezzate da un vasto pubblico se spiegate con metodo, originalità e passione.
Tutto esaurito anche per l’incontro con gli attivisti per il clima; presenti sul palco dell’evento dedicato i rappresentanti dei principali movimenti, Simone Ficicchia per Ultima Generazione, Ester Barel per Fridays For Future Italia, e in collegamento video da The Big One – la grande manifestazione di piazza avvenuta sabato 22 aprile a Londra – Gianluca Esposito di Extinction Rebellion. Hanno curato la moderazione i giornalisti Valentina Petrini e Gabriele Zagni. Purtroppo in questa occasione non è stato possibile avere a Perugia Vanessa Nakate, molto attesa, l’attivista ugandese, che per prima nel suo paese ispirata da Greta Thunberg, si è battuta per la giustizia climatica.
Un certo appuntamento alla prossima edizione 2023
Una grande soddisfazione è stata espressa da organizzatori, partner e partecipanti alla manifestazione, che quest’anno ha visto anche l’intelligenza artificiale partecipare attivamente a tutti i panel.
W-AIspeech, sistema di traduzione automatica realizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo in collaborazione con WILDOO.AI., ha tradotto ogni incontro, anche se molta strada c’è ancora da fare per ottenere una traduzione perfetta e per integrare questi strumenti, senza rischi, nella vita quotidiana di ognuno di noi, o perlomeno nell’attività giornalistica, come visto anche durante molti degli incontri dedicati al machine learning e all’A.I. di questi 5 giorni.
Il nuovo appuntamento per l’edizione 2024, che questi strumenti vengano implementati o no, è comunque noto, perché appena terminato l’IJF già manca un po’ e sapere quando tornerà è di conforto; l’International Journalism Festival tornerà a Perugia dal 17 al 21 febbraio 2024.
