Palazzo Trinci e la sua corte: un’autentica capitale della cultura, retta da un principe che amò circondarsi da intellettuali, poeti e artisti
Talvolta basati su fatti reali e talvolta ideati ad hoc da sapienti umanisti, ogni corte italiana si è sempre avvalsa di espedienti artistici per comunicare la propria egemonia, avvalendosi spesso di robusti legami con particolari eventi, simboli o personaggi storici di rilievo.
La corte di Palazzo Trinci, come tante, si è servita anch’essa di intellettuali, poeti e artisti, mediando il loro valore con simboli particolarmente robusti sia dal punto di vista architettonico che di successione dinastica, offrendo a noi contemporanei la testimonianza di una delle più interessanti dimore tardo-gotiche dell’Italia centrale.

La costruzione di un nuovo palazzo
La famiglia Trinci, trovata la sua fortuna grazie alle guerre tra Guelfi e Ghibellini ed al successivo Scisma d’Occidente, è ormai, sul finire del Trecento, non solo la più importante famiglia di Foligno, ma quella che ne detiene il potere politico. Ugolino III Trinci, signore e capitano della città, decide a tal proposito di lasciare l’impronta della famiglia attraverso un nuovo palazzo, facendo sorgere la dimora nel cuore della città, in un’area già fortemente connotata a livello monumentale e simbolico mediante la cattedrale di San Feliciano e l’antico Palazzo Comunale.
La decisione dei Trinci di spostare il centro del potere in piena città, luogo ormai insediato da precedenti abitazioni, comporta l’acquisizione e la successiva riunificazione di vecchi caseggiati risalenti ad epoche diverse, permettendo ai Trinci di realizzare un mirabile complesso in stile gotico-cortese. Da ciò, il palazzo è inevitabilmente caratterizzato da una forte disomogeneità architettonica, ma comunque contraddistinto da un certo pittoricismo dovuto dal diverso utilizzo di materiali e di tecniche costruttive. Tra tutto spicca la ‘scala gotica’, un mirabile raccordo verticale fra i livelli dell’edificio che ha il compito di agire come perno strutturale ruotando attorno ai diversi piani. Al fascino della scala spicca oltretutto un rivestimento pittorico a trompe l’oeil, chiara derivazione della cultura artistica padana che dimostra la distinta cultura dei Trinci.

La loggia con le storie di Romolo e Remo
A proposito di status politico-sociale, ostentato da un’accurata e variegata campagna pittorica che attraversa le stanze del palazzo, spicca, in maggior misura, il colorito tenero e fiabesco del più grande maestro del tardogotico italiano, Gentile da Fabriano.
I dipinti di Gentile sono raccolti all’interno dell’antica loggia, originariamente un ambiente aperto, e mostrano tutta l’ambizione della famiglia Trinci: il desiderio di mostrare uno stretto legame con Roma e con gli eroi che ne hanno scandito la storia. A dimostrarlo sono i numerosi versi in volgare, posti al di sotto degli episodi figurati, che tracciano appunto la vicenda di Ilia, madre dei gemelli Romolo e Remo e della mitica città di Roma, riprendendo alcune leggende descritte dai maggiori esponenti della letteratura; tra cui spiccano Dante, Petrarca, e Boccaccio.
Il ricorso alla figura mitologica di Ilia – madre di Romolo e Remo – in relazione al toponimo Ilio – nome utilizzato per identificare la città di Troia – evidenzia in primo luogo il tentativo di far riferimento all’origine troiana di Roma. In seguito, mediante l’operazione letteraria compiuta da Federico Frezzi, poeta della corte dei Trinci, si sottolinea la stirpe Ugolino III, qualificandolo quale discendente dell’esule troiano Tros. Dunque: troiane sono le origini di Ilia e troiani sono i fondatori di Foligno e, tra l’altro, una delle diverse fonti classiche, ricorda che la madre di Romolo e Remo sarebbe stata imprigionata e seppellita a Foligno. Insomma, una relazione che serve a mettere in parallelo la storia di Roma con quella della città dei Trinci e che giustifica l’eliminazione, all’interno del ciclo pittorico, del famoso episodio del fratricidio.
Per informazioni su orari e giorni di apertura http://www.museifoligno.it/i-musei/palazzo-trinci
