1.La città custodisce “La grande botte di Gubbio”, una delle botti di vino fra le più grandi in Europa
Destinata al vino dei canonici eugubini, la botte, fu realizzata intorno al 1500 e conteneva 387 barili. Costruita interamente in legno di quercia, non ha cerchi di contenimento in ferro. Non è semplice, date le sue dimensioni, capire come la riempissero, sappiamo però che l’ultima volta fu riempita nel novembre del 1928. Si trova nel Palazzo dei Canonici della Cattedrale di Gubbio.

2. A Gubbio è possibile ottenere la patente del matto
In questa cittadina è possibile prendere la patente del matto compiendo tre giri intorno alla fontana del Bargello e bagnandosi con la sua stessa acqua. Il tutto deve però avvenire alla presenza di un eugubino, in questo caso è possibile richiedere la patente del matto, rilasciata con tanto di attestato. Ecco perché Gubbio è riconosciuta con l’appellativo Città dei matti.

3. Il Teatro Romano di Gubbio era fra i più capienti del suo tempo
Il Teatro Romano di Gubbio è una delle più affascinanti testimonianze di epoca romana e poteva ospitare circa seimila spettatori. Costruito all’incirca tra il 55 ed il 27 a.C. con blocchi di pietra calcarea è situato nella parte sud del centro cittadino.
Fra Ottocento e Novecento, è stato sottoposto a numerosi interventi di scavo e restauro, grazie ai quali ci è stata restituita la struttura che possiamo ammirare ancora oggi.
4. Era il set cinematografico della fiction Don Matteo
E bene si, la famosa fiction di Rai1 Don Matteo, con protagonista Terence Hill prima di essere girata a Spoleto, ha avuto come set proprio la città di Gubbio.
Per le prime tra stagione è stata la protagonista assoluta, senza però esser mai citata direttamente.

5. A Gubbio ci sono i dinosauri
A Gubbio ovviamente non esistono i dinosauri, però ci sono modelli a grandezza naturale, fossili, calchi, pannelli e contenuti multimediali di dinosauri, alla mostra Extinction. EXTINCTION Prima e Dopo la Scomparsa dei Dinosauri è situata nel monastero di San Benedetto. Un percorso che si focalizza sulle scoperte delle grandi estinzioni, con un occhio di riguardo per le specie trovate in Italia.

