Skip to main content

In fondo a Via Cesare Caporali, nel cuore del centro storico di Perugia, quest’estate è nato il CEC,  spazio Creativo Espositivo Culturale, nel quale arte, design, editoria si uniscono in una piccola ma funzionale struttura multidisciplinare dove la principale costante è lo scambio di idee e bellezza.

All’interno dello spazio, ideato da Carlo Timio, consulente e docente di comunicazione del design, moda e lifestyle e direttore della rivista Riflesso, e Daniele Buschi, designer, arredatore di interni e decoratore, durante la bella stagione è stato possibile visitare la mostra “I sette Vizi Capitali”, ideata e realizzata da Buschi stesso.

Questo settembre, con un evento di apertura dal nome affascinante e particolare, “La voce delle pietre”, ha preso il via la nuova stagione di questo spazio eclettico, che promette interessanti iniziative ed un bel fiorire di nuove prospettive culturali che accenderà di creatività l’autunno del centro storico di Perugia.

cec - monolite

Perché un’apertura dedicata alla pietra

L’evento “la voce delle pietre” si origina da profonde ragioni storiche, culturali ed architettoniche, strettamente legate alla città di Perugia, in cui lo spazio culturale ha sede.

Il CEC in primis è in sé pietra, perché costituito da mura medievali, archi, mattoni a vista ed una vera e propria grotta scavata nella roccia viva che è possibile visitare e raggiungere attraverso una scala di accesso creata appositamente per poter osservare la particolare struttura.

L’evento inaugurale però nasce anche da una seconda ragione, forse ancora più profonda: il legame con la “rocciosa” città di Perugia, con le sue mura medievali, la Rocca Paolina.

Un momento di condivisione fra molte personalità artistiche e intellettuali del centro storico, con numerosi protagonisti ed accorati interventi. Primo fra tutti quello di uno dei padroni di casa, Carlo Timio, poi di Sandro Allegrini, il quale ha parlato dell’affascinante mondo delle diverse tipologie di pietre della città di Perugia.

Sono intervenuti anche Davide Tassi, con la sua musica graffiante, come la pietra alla quale l’evento era dedicato, Gianfranco Zampetti e Leonardo Corbucci, attori di grande esperienza, che hanno condiviso con i partecipanti due poesie di Claudio Spinelli, poeta perugino.

In conclusione, anche l’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, ha rappresentato i migliori auspici da parte dell’amministrazione comunale per questo nuovo spazio del centro storico, che va ad arricchire piacevolmente l’offerta artistica, poetica e culturale della città.

“Esplosioni” e monoliti

In occasione dell’evento “La voce delle pietre” è stata inaugurata anche la nuova mostra di Attilio Quintili, artigiano ceramista in origine, ora sculture e artista contemporaneo, dal nome detonante: “Esplosioni”.

Contemporaneamente si è mostrato ai partecipanti anche il monolite artistico di Daniele Buschi denominato “Pietraviva”.

Arte rigida che si fa però mutante e che ammicca al sasso come origine della vita creativa e come base poi della storia e della tradizione perugina, artistica, musicale, poetica.

Un inizio saldo come la pietra per uno spazio che ha come obiettivo principale la contaminazione e la creazione di collegamenti fra diverse espressioni artistiche, informative ed ideologiche.

cec - esplosioni - quintili