A pochissimi chilometri da Terni esiste un eremo molto particolare: il Santuario della Madonna della Stella, chiamato anche con il nome di San Francesco.
L’edificio di culto è posizionato appena fuori dalle mura di Acquasparta e venne edificato nel 1294 dal cardinale Matteo Bentivenga d’Acquasparta. La chiesa, parte dell’edificio, testimonia l’espressione povera dell’architettura francescana, una tecnica costruttiva appellata appunto con il nome di romanico di transizione.
Sembra che prima che la chiesa venisse costruita, vi fosse un lebbrosario che successivamente venne unificato al convento.
Dell’antica struttura sono superstiti il vecchio chiostro francescano, oggetto di recenti ristrutturazioni, il refettorio e parte dei vecchi dormitori.

Gli interni dell’edificio francescano
L’abside, coperta con la tipica volta a crociera costolonata, quasi sembrasse un ventaglio, riporta una serie di decorazioni pittoriche di origine medievale ma molto rimaneggiate in epoche successive.
Ciò che caratterizza questo luogo di culto è quanto viene custodito al suo interno: un’icona raffigurante la Vergine col bambino Gesù tra le braccia; opera risalente alla prima metà del Trecento. Questa singolare icona è tutt’oggi un oggetto di devozione piuttosto venerato dagli abitanti del paese. L’immagine della Vergine è sempre stata di buon auspicio per la protezione del paese, soprattutto in occasione di forti terremoti o di gravi pestilenze.
Dell’icona di Acquasparta si possono ammirare ulteriori esempi nel territi vicini, particolarmente nel ternano: si pensi a quella di Santa Maria di Camucia a Todi, a Collazzone o, ancora, a Castel dell’Aquila.
Altro oggetto che si trova all’interno dell’edificio è la tela di Margheritone di Arezzo, un’opera raffigurante san Francesco e alcune storie della sua vita che lo portarono alla santità. L’opera pare sia una riuscitissima copia di un dipinto conservato presso la Galleria degli Uffizi, a Firenze.
L’interno dell’edificio è spoglio di decorazioni, ma i documenti attestano la presenza di antichi affreschi.

Il particolare crocifisso ligneo dell’abbazia
Altra particolarità è rappresentata dalla presenza all’interno della chiesa di un Crocifisso ligneo risalente al Trecento e proveniente dall’abbazia di San Giovanni de Butris, antico luogo di culto ubicato nella zona periferica di Acquasparta.
Il Crocifisso ligneo arrivò nella struttura nel 1888, dopo la confisca dei beni da parte del Regno d’Italia, a danno dei cavalieri di Malta, ed è oggi una delle più pregevoli opere conservate in paese.
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Per informazioni su giorni e orari di apertura consultare il sito https://comune.acquasparta.tr.it/la-citta/32-chiesa-di-san-francesco/
