Due maestri separati da un lago. Fu proprio nella valle del Trasimeno (o forse sarebbe meglio dire, attraverso essa) che l’umbro Pietro si ispirò nel dipingere i suoi paesaggi. Paesaggi questi che funsero da cornice alle scene sacre. Dal canto suo, letteralmente, il cortonese Luca dipinse svariate volte la sua Val di Chiana, celebrando anche lui la bellezza del territorio già citato nelle famosissime “Tabula Cortonensis” datate II secolo a.C.
Con il toscano, Pietro lavorò a Firenze e poi a Roma. Si incontrarono lontano dal loro lago che dal 16 giugno ospita la mostra «Rinascimenti. Perugino e Signorelli. L’invenzione del paesaggio. Visioni contemporanee tra reale e virtuale».
Scomparvero entrambi nel 1523. Mentre la Toscana celebra i 500 anni dalla morte di Signorelli, anche l’Umbria lo fa con il suo Maestro migliore. La Galleria Nazionale dell’Umbria, infatti, lo ha ricordato con una mostra di grande successo di pubblico e incassi, conclusasi l’11 giugno scorso.

Perché Castiglione del Lago?
Il Trasimeno, dall’origine mitologica e, perché no, artistica. “Lago d’arte”, come lo definisce l’omonima cooperativa castiglionese.Castiglione si trova non solo sul Trasimeno, ma è esattamente a metà strada fra Cortona e Città della Pieve, le terre natie di entrambi i pittori.
L’arte che evolve. Per l’occasione il collettivo artistico Movimento Creative Label, capitanato dal giovane artista Simone Pucci, ha concepito un’installazione multimediale immersiva per farci immergere nell’arte di Perugino e Signorelli.
Reale e virtuale si incontrano, ma anche il vecchio e il nuovo. Dodici artisti viventi – Noemi Belfiore, Carlo Carnevali, Carlo Dell’amico, Massimo Diosono, Fabrizio Fabbri, Paolo Ficola, Danilo Fiorucci, Benedetta Galli, James Harris, Luca Leandri, Matteo Peducci, Roberto Sportellini – sono stati chiamati a esporre nelle sale di Palazzo della Corgna. Completano l’esposizione anche le opere di Piero Gilardi e Livio Orazio Valentini, che insieme agli altri dodici, completano lo spazio espositivo presso le sale del palazzo comunale di Castiglione.

L’intero percorso si sviluppa non solo negli spazi interni di Palazzo della Corgna ma anche nella Fortezza Medievale. L’illustratore Luca Petrucci ha ideato una serie di totem lungo le mura della Rocca del Leone. L’idea è quella di aiutare il visitatore a orientarsi visivamente in quel panorama centrale che unisce tutti i luoghi dove entrambi i maestri operarono, come le già citate Cortona e Città della Pieve, come pure Firenze, Perugia, Arezzo, Roma, Città di Castello, Orvieto e Asciano. Territori tosco-umbri che servirono da ispirazione a Signorelli e al Perugino, dai quali plasmarono e reinventarono il paesaggio rinascimentale.
La mostra, curata da Andrea Baffoni, è visitabile fino all’8 ottobre 2023. Il progetto è a cura di Lagodarte, promosso dal Comune di Castiglione del Lago, con il sostegno del GAL – Trasimeno Orvietano e il patrocinio dell’Associazione “I borghi più belli d’Italia”
