Spoleto è una città meravigliosa, uno scrigno ricolmo di ricchezze artistiche, culturali ed architettoniche, alcune delle quali meno note al grande pubblico. Una di queste è senza dubbio la piccola chiesa della Madonna del Pozzo, che possiamo trovare in via Monterone, ad una ventina di metri dall’omonima porta sud di accesso alla città.
L’aspetto esterno di questo luogo di culto è estremamente sobrio, caratterizzato da un timpano sorretto da quattro paraste, con una croce scolpita nella parte sovrastante. Sopra alla porta d’ingresso troviamo tre finestre, una quadrata e due più piccole, rettangolari, ai lati dell’accesso.

L’interno della chiesa è decisamente più interessante dal punto di vista artistico. Un insieme di affreschi contornano l’altare, posto in posizione centrale. Questi affreschi, di autore ignoto, ritraggono San Paolo e San Pietro sulla sinistra, mentre al centro troviamo la Madonna con Gesù benedicente, posta tra i Santi Giovanni Battista e San Pietro Martire, compatrono di Spoleto. A destra invece sono raffigurati San Francesco e Sant’Antonio da Padova.
La particolarità di questa minuscola chiesa non si conclude con gli affreschi, ma si arricchisce di curiosità e di mistero per la leggenda legata alle acque del pozzo che troviamo sotto l’altare. Secondo la tradizione popolare e religiosa, da questo pozzo, momentaneamente chiuso, scaturiva un’acqua solforosa che si credeva avesse proprietà guaritrici e miracolose, in particolare per la cura di malattie quali la rogna e la scabbia.

Oggi la chiesa, restaurata nel 1963 dagli Amici di Spoleto, ospita, dal 1997, il museo più piccolo dell’Umbria, gestito e ideato da Franco Troiani. L’ Opus & Light di Studio A’87 porta in scena, in questa vetrina d’eccellenza, opere d’arte contemporanee che variano con cadenza mensile o bimestrale.
La chiesa della Madonna del Pozzo è indiscutibilmente una perla della città di Spoleto, da non perdere quando si visita la città. Una passeggiata da gustare lungo via Monterone, per conoscere quella che era una delle zone più vive e popolari della città, con le sue mille botteghe di artigiani ed artisti.
