Skip to main content

Le vie al centro #2: Un giro per il centro attraverso (o in compagnia de) gli animali.

Sono circa 25 le vie del centro storico di Perugia con nomi di animali. Sparsi per i cinque rioni queste stradine hanno molto da raccontare. Si parla di animali da compagnia, uccelli, insetti e addirittura pesci!

Scopriamo insieme il significato e l’origine di alcuni nomi.  

Roba da eccentrici

Via dello Struzzo unisce via Baglioni con piazza della Repubblica. Ma com’è finito a Perugia questo uccello africano incapace di volare?

Si narra che è stato regalato alla Marchesa Marianna Florenzi dal suo amante, il re Ludovico I di Baviera (talvolta chiamato anche Luigi). Lo struzzo veniva tenuto nel giardino che si affacciava sulla via.

In realtà, Marianna era originaria di Ravenna e dovette trasferirsi nel capoluogo umbro a causa del suo matrimonio con Ettore Florenzi, marchese di Rasina, tenutosi nel 1819. Qui, la nobildonna si laureò in Scienze naturali e fu una delle prime donne a laurearsi all’Ateneo perugino (seconda metà XIX secolo).

La stretta via dell’Orso, invece, è una traversa di via dei Priori e si trova a 50 m da corso Vannucci. Come ricordato dalla ricercatrice Sacchi de Angelis oltre all’abitudine tra i nobili di tenere in casa animali esotici (tra cui anche leoni e pappagalli), l’orso era l’animale che rappresentava il Rione di Porta Santa Susanna (oggi ne è simbolo principale la catena).

le vie al centro #2 - via dello Struzzo

I Perug-atti

Oggigiorno non possiamo fare a meno degli animali domestici (e a quanto sembra anche in passato era più o meno così).

Via del Cane e via dei Gatti si trovano in due rioni diversi, rispettivamente Porta Sant’Angelo, appena fuori mura, e Porta Erbunea (traversa di via dei Priori).

A proposito di quest’ultima si racconta che, un tempo, la via era abitata esclusivamente dai felini che lì vivevano! I veri re del quartiere, una sorta de Gli Aristogatti di noialtri! Attualmente, purtroppo, non ve ne sono più…

Animali acquatici e dove trovarli? In centro!

Via del Persico è un’adorabile strada che da via Piantarose porta a piazza Giordano Bruno. A piè di porta vasi, piante, fiori: una passeggiata per la via ricarica le batterie. Sui muri sono appesi cartelli con la sua storia, dei suoi residenti, foto, disegni. È bella soprattutto perché si percepisce il grande lavoro di associazionismo e impegno attivo. Un po’ lontano dal lago (avete mai assaggiato il persico reale del Trasimeno?), ci si chiede come mai ci sia in centro una via “dedicata” a un pesce (spoiler: non è l’unica, ci sono anche via dello Sturione e del Cefalo).

A prima vista potrebbe far riferimento a una vecchia rivendita; tuttavia, come ricordato dai residenti “persico” – termine dialettale per “pesca” – deriva dal latino persicus malus (melo persiano) e veniva chiamato così dagli antichi romani. 

Già via del Cefalo sembrerebbe confermare il percorso di arrivo del pesce pescato e portato a Perugia, in pescheria, attraverso Porta Santa Susanna e, per l’appunto, via del Cefalo. Origine simile avrebbe via dello Sturione (storione in italiano), conosciuto in tutto il mondo come il pesce del caviale.

I nemici dei residenti!

Via del lupo, del topo… Una vera e propria minaccia per chi vive(va) nel centro storico.

Via del Lupo ha una storia interessante. Documenti descrivono un vicolo stretto e buio, che richiamava, dunque, una tana. Finora il lupo non si è fatto vedere, nonostante il cambiamento climatico. 

Gli uccelli

Effettivamente di vie con nomi di uccelli ce ne sono tantissime. In particolare, la graziosa via del Cantamerlo che si trova a pochi passi da piazza del Circo, appena fuori la Rocca Paolina. All’angolo case dai colori estivi, da andarci dopo l’ora di pranzo, quando sono ancora più intensi. Non si è riusciti a trovare una spiegazione sull’origine del nome però sembrerebbe riferirsi al merlo, uccello “canterino” per eccellenza!

Sempre sulla scia del dialetto perugino c’è via del Canerino, in corso Garibaldi. Come ricorda Allegrini, non ci sono spiegazioni che riconducono al significato del nome. Infatti, l’unica cosa che si sa è che il termine allude al… Canarino!  

Il proposito di questa rubrica è quello di guardare la città con occhi diversi, riconoscerla, viverla “meglio”. E quante cose riusciamo a scoprirne grazie soprattutto alla toponomastica.

Nella prossima puntata tratteremo le vie con nomi “strani”. Quali saranno?

via dell'Orso - le vie al centro #2