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Non tutti gli umbri conoscono il grande patrimonio artistico, anche contemporaneo, che la nostra regione custodisce. Vorrei spostare l’attenzione sulla Mostra di Salvatore Fiume a Perugia, un’interessantissima esposizione permanente ospitata proprio nella Sala Fiume di Palazzo Donini (sec.XVIII), attualmente sede della Presidenza della Giunta regionale. Le 10 tele esposte, furono commissionate al pittore Salvatore Fiume nel 1949 da Bruno Buitoni, Presidente della Società Perugina, per impreziosire le pareti di alcune sale della sua fabbrica di Perugia. Successivamente nel 1988 la “Perugina S.p.A.” per rispettare la volontà espressa del suo fondatore Bruno Buitoni, ha donato alla Regione Umbria le opere di Fiume ponendo come onere la loro esposizione al pubblico con il fine del loro godimento da parte della cittadinanza di Perugia e anche dei suoi visitatori.

Salvatore Fiume - mostra Perugia

I temi affrontati

Ma fondamentale è l’attenzione ai temi affrontati dal pittore in questa occasione: egli si ispira a personaggi ed avvenimenti della storia di Perugia e dell’Umbria, mettendo in evidenza momenti storici di grandi passioni civili e di altrettanto forti tensioni politiche come si può evincere dal loro titolo. A conferma di ciò possiamo elencare l’Assedio di Totila, la Cattura di S. Francesco d’Assisi; la Battaglia dell’Aquila; la Battaglia di Torgiano; episodio della vita di S. Benedetto da Norcia; la Battaglia dei sassi; la Congiura dei Baglioni e Braccio Fortebraccio.

Chi è Salvatore Fiume?

Salvatore Fiume è stato un pittore siciliano, nato a Comiso in provincia di Ragusa. Grazie ad una borsa di studio, frequenta, l’Istituto d’Arte di Urbino dove poco dopo vi apre un proprio studio, cominciando a dipingere ritratti. 

Nel 1936 approda a Milano, ma i primi successi li ottiene come scrittore grazie ad un romanzo autobiografico Viva Gioconda, scritto durante la guerra e pubblicato nel 1943. 

La sua opera pittorica varca l’oceano ed una sua mostra è ospitata al Museo d’Arte Moderna di New York. 

Un momento cruciale per la sua carriera sarà il dopoguerra, quando nel decennio tra il 1950 e il 1960 Fiume incontra il teatro, realizzando per la Scala di Milano scenografie memorabili delle opere inaugurali come quella per “Medea” interpretata dalla Callas e diretta da Bernstein. Cura la scenografia de l’”Aida” al Covent Garden di Londra, ma solo negli anni ottanta la critica ufficiale riconosce l’ineccepibile opera di Fiume. Oggi le sue opere sono presenti nei più importanti musei e gallerie del mondo. Salvatore Fiume muore a Milano il 3 giugno 1997.

Orario e giorno di apertura: martedì (feriale) 17.00 – 19.00. (La mostra è accessibile ai disabili dall’ingresso di Piazza Italia n. 1.) 

Per ulteriori informazioni contattare lo 075  5736458 – 075 5772686 / iat@comune.perugia.it 

Salvatore Fiume - mostra permanente a Perugia