La città non è più la stessa, i rumori nemmeno. Le campane delle chiese suonano inascoltate senza scandire l’orario dei passi sulle mattonelle delle vie. I rintocchi probabilmente arrivano alle nostre orecchie solo la mattina, quando le finestre di casa sono spalancate e il freddo si fa spazio insieme all’odore del primo caffè della giornata.
La nostra bocca non si vede più, il sorriso esce dagli occhi. Allora peccato quando gli occhi non sanno più sorridere. Non si scappa, non si corre da un punto all’altro della cartina geografica, la percezione degli spazi vuoti è immensa, la città sembra offrire un sistema respiratorio migliore, o forse no. Viviamo di incontri clandestini, portiamo fiori freschi per festeggiare una laurea senza festeggiamento mentre gatti neri giocano all’acchiapparello. Al parco due bambine siedono intorno la vasca dei pesci rossi ma i pesci non ci sono più, con loro sono spariti anche i colori e siamo tornati in un passato che non esiste nella realtà, un passato in bianco e nero. I palazzi non sono mai stati così fermi e non riusciamo comunque a vederne la fine, se alziamo troppo la testa la cervicale fa venire le vertigini.
Siamo in una città che non è una città invisibile, dorme, ed è solo in attesa di essere svegliata, ritrovata.
Albero fuori le mura, Perugia.

La finestra è uno stendino. Corso Garibaldi, PG.

Il gatto Behemoth. Parco Sant’Angelo, PG.

Palazzo dei Priori con poco cielo. Perugia.

La musica non abbandona mai Corso Vannucci. Perugia.

Sarà stato certamente il balcone di una Giulietta perugina. Piazza Italia, PG.

Riflessi sulle finestre di palazzo Cesaroni. Perugia.

In cinque in Via Oberdar siamo già troppi. Perugia.

Fiori freschi per la via. Perugia.

Mentre si aspetta la stampa dell’autocertificazione. Corso Cavour, PG.

Basilica di San Domenico, Perugia.

Piazzetta Giordano Bruno. Corso Cavour, PG.

Omaggio un po’ sbiadito ad Enrico Ghezzi. Corso Cavour, PG.

Aspettando la riapertura del Cinema Zenith. Corso Cavour, PG.

Giardini del Frontone e bambini. Rumore. Corso Cavour, PG.

Giardini del frontone. Silenzio. Corso Cavour, PG.
