Un insolito museo narra al visitatore la storia del borgo, attraverso ciò che rimane dei suoi antichi abitanti.
Il viaggio di Real Umbria lungo la storia delle strane mummificazioni, riscontrabili in diverse località della regione, prosegue. Nel precedente articolo vi abbiamo raccontato il museo delle mummie e centro di ricerca di Borgo Cerreto, ora ci spostiamo poco più avanti, in direzione Terni, sempre lungo la verde e misteriosa Valnerina.
Giungiamo oggi a Ferentillo, un piccolo borgo che cela tra i suoi vicoli numerose storie da narrare. Racconti di un passato denso di misteri, tra castelli abbandonati, tracce dei Templari e un incredibile museo delle mummie.
Nella frazione di Precetto, all’interno della cripta romanica sopra la quale fu costruita la chiesa cinquecentesca di Santo Stefano, utilizzandone le strutture come fondamenta, troviamo questo museo affascinante e ricco di storia, che sembra collocato fuori dal tempo.

La storia della cripta
La cripta della chiesa di Santo Stefano divenne nel tempo zona sepolcrale. A partire dal XVI secolo vennero inumati in questo luogo tutti i defunti del borgo di Precetto fino all’emanazione dell’editto di Saint Claud, applicato in Italia a partire dal 1806, che vietava le sepolture all’interno delle mura cittadine. Successivamente iniziò un’opera di riesumazione delle salme sepolte nella cripta.
Gli operatori che all’epoca iniziarono questo lavoro nella cripta rimasero senza parole nello scoprire che una parte dei corpi era perfettamente conservata, aveva subito un processo di mummificazione naturale unico e sorprendente.
Il processo di mummificazione
I corpi rinvenuti nella cripta erano di colore giallastro e, ad una prima ispezione autoptica, avevano subito un processo naturale di mummificazione, dovuto probabilmente alla particolare natura igroscopica del terreno che avrebbe facilitato la disidratazione dei corpi e quindi il processo stesso.
Le mummie conservano intatta la pelle, le unghie, parte dei capelli e della barba, le orecchie, le labbra.
Un’incredibile scoperta che ancora affascina visitatori e studiosi.


Il museo oggi
Ad oggi il museo conta qui conservate 24 mummie umane che comprendono uomini, donne e bambini, oltre a 10 teste mummificate e circa 270 teschi, una bara ancora sigillata e due volatili mummificati a seguito di esperimenti effettuati nel secolo scorso.
Il visitatore che si addentra nel museo ha modo di conoscere, attraverso questi corpi, la storia, il modo di vivere e tante particolarità del passato degli abitanti di Ferentillo.
In queste sale sono custodite non solo le spoglie mortali di queste persone, ma le loro stesse vite, ben raccontate dalle abili guide del museo, che forniscono un nutrito spaccato della vita dell’epoca.
Tra questi racconti uno in particolare colpisce l’immaginario del visitatore.
Una coppia di sposi, probabilmente cinesi, raggiunse il paese per il Giubileo del 1750. A seguito di una malattia morirono a Ferentillo e furono sepolti nella cripta. Sono ancora in parte visibili i loro abiti di fattura orientale.
Sono numerose le storie che si incontrano in questo museo ricco di fascino e di emozioni . Un luogo che narra un passato vivo e reale, attraverso ciò che resta delle spoglie mortali dei suoi abitanti, il tutto da accarezzare in un doveroso e rispettoso silenzio, in memoria di ciò che questi corpi furono: persone come noi.
Il museo è attualmente aperto e visitabile nei fine settimana.
Si ringrazia il personale del museo per la fornitura del materiale fotografico pubblicato.
