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Quante volte ci è capitato di immaginare, davanti al familiare schermo del computer del nostro ufficio, di poter scappare nell’immediato weekend verso una meta insolita, magari un lussureggiante paese dell’est del mondo, dove ammirare danze variopinte, abiti tradizionali dalle forme curiose, piatti tipici di mille colori e cerimoniali dalla spiccata spiritualità? Peccato che il sogno finisca presto, di solito, frenato dall’immediato ritorno alla realtà della routine quotidiana. Eppure c’è una speranza. Un viaggio possibile verso l’oriente da fare proprio nelle vicinanze di Perugia, negli spazi di Umbria Fiere. È un tour dell’est del mondo fatto di esperienze e tradizioni che ormai da anni affascina tantissimi appassionati: il suo nome è Festival dell’Oriente.

Questo 2023 l’edizione umbra del Festival, che da anni porta le tradizioni più curiose ed affascinanti di tantissimi paesi asiatici e non solo nelle maggiori città italiane, si svolge in due weekend, quello del 23 e 24 settembre e quello del 30 settembre e 1 ottobre 2023.

Festival dell'oriente - giappone - ambientazione giappo
Festival dell'oriente - giappone - ambientazione

Le novità del Festival dell’Oriente 2023

Questa nuova edizione si arricchisce sempre di più, rispetto alle precedenti, di attività curiose e visioni alternative su paesi così lontani da sembrare quasi usciti da un sogno. Quest’anno sono 15 i paesi ricostruiti negli spazi di Umbria Fiere, tutti da scoprire come in un giro dell’Asia in poco meno di qualche ora. Altro che Jules Verne.

È il caso ad esempio delle nuove aree culturali, quelle dedicate all’Indonesia o al paese definito “del dolce risveglio”, ospite centrale di quest’anno: la trendy Corea.

Nota al grande pubblico per il k-pop e per le curiose serie TV come la chiacchieratissima “Squid Game”, la Corea del Sud ha da mostrare anche un lato ricco di tradizioni, cerimonie e piatti tipici. Tutti rappresentati in questa edizione 2023 del Festival dell’Oriente. La danza tradizionale coreana è coloratissima, come l’hanbok, il costume tradizionale coreano, indossabile in uno dei tanti laboratori esperienziali organizzati durante la manifestazione, più di 80 in totale per tutti i giorni del Festival, prenotabili online e totalmente inclusi nel costo del biglietto.

Tanto spazio e attività quest’anno a disposizione degli appassionati di quel travolgente fenomeno musicale degli ultimi anni che è il K-Pop con workshop dedicati e la random play dance.

Baboline k pop
Food e cucina - Festival dell'Oriente

Si amplia quest’anno anche l’area food, con alcune specialità veramente curiose, accattivanti e gustose. 10 tipologie di cucina etnica sono rappresentate negli stand enogastronomici dell’evento: Hong Kong, Vietnamita, Sri Lanka, Thailandese, Tibetano, Indiano, Coreano, Cinese, Giapponese, Poké. Da leccarsi i baffi. E per digerire può essere un’ottima idea quella di partecipare a una delle tante curiose cerimonie del tè, giapponese, cinese o coreana, o degustare un sorso (anche più) di vino cinese.

Il viaggio continua poi con gli spettacoli di musica e danza al centro delle differenti aree e stand dedicate all’artigianato e agli acquisti.

Fra gli ospiti della manifestazione presenti anche artisti di fama internazionali, rappresentanti di arti antiche oggi preservate e tramandate dalla loro attività. È il caso di Taiko-Ist Takuya , suonatore di Taiko, cioè i tamburi giapponesi, dall’età di 3 anni e ormai ospite noto della manifestazione orientale di Bastia Umbra, oppure dei Khukh Mongol, dalla Mongolia, Thamaak lo sciamano,  il “primo sciamano italiano” che crea atmosfere coinvolgenti tramite il canto e le percussioni e molti altri rappresentanti delle danze e sonorità orientali così lontane e allo stesso tempo così affascinanti da quelle occidentali.

Questa nuova edizione della kermesse è ancora di più di un’occasione per immergersi nelle tradizioni, nella musica e nell’arte di paesi lontani. È, soprattutto, un ponte che collega l’Umbria al vasto mondo, offrendo una preziosa opportunità di scambio e comprensione interculturale. In un’epoca in cui le distanze sembrano sempre più ridotte e la globalizzazione avvicina culture diverse, eventi come questo rappresentano un momento fondamentale per rafforzare legami e costruire ponti di dialogo, realizzando, almeno un po’ il sogno di evadere dalla rassicurante, ma a volte noiosa, quotidianità.

kimono - festival dell'oriente

Fotografie di Elena di Vaia