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Timida e titubante anche in Umbria la Primavera è arrivata, con i suoi papaveri rossi ed il tempo ballerino. Novità del periodo nello spoletino è il Tulipark, parco naturale monotematico (per il momento) dedicato solo ai tulipani.

Visibilio di colori, adatto a tutti gli amanti delle belle foto, il Tulipark ha aperto i cancelli al pubblico il 7 aprile 2022, attirando a sé, come api, ben 4000 visitatori nei primi 9 giorni di attività.

Non faccio fatica a credere a questa informazione quando, seduta comodamente su una panchina in legno, uno degli ideatori e gestori del progetto nell’area di Spoleto, Alessandro Leonetti Luparini, inizia a raccontarmi qualche curiosità sul parco e su come è nato.

“Noi della famiglia Leonetti Luparini siamo i primi in Umbria a realizzare questo tipo di iniziativa, che era già presente prima di noi a Roma e a Bologna. Ma sai, sono aree molto diverse da quella di Spoleto.”

È vero. Tutto intorno a noi, durante questa chiacchierata, parla di natura, di campagna, di lontananza dallo stress delle grandi città.

“Abbiamo per ora 100.000 tulipani, 76 varietà” continua Alessandro. Appunto, interessata, queste cifre; mi sembra tanto, ma non sono un’esperta del settore dopotutto. Lui lo capisce. Mi spiega.

“È molto per un fiore come il tulipano che ha bisogno di cure particolari.”

Il progetto infatti non è spuntato fuori all’improvviso dalla terra: ha radici salde, cresciute lentamente. Sono almeno due anni che Alessandro, suo cugino Guglielmo e un po’ tutta la famiglia, ci lavorano duramente.

“I bulbi dei tulipani abbiamo iniziato a piantarli a Novembre 2022, secondo un calendario molto preciso, per non farli spuntare proprio tutti insieme. Non è che tu prendi un terreno a caso e fai una cosa di questo tipo senza pensarci per bene”.

Ha ragione. Io stessa mentre mi parla penso che non saprei proprio da dove cominciare. Anche i volti allegri e stupefatti dei visitatori intorno a noi sembrano suggerire una sensazione molto simile.

Sulla carta 35 metri per 120 di terreno coltivabile, studiato ed aggiustato nelle sue componenti per accogliere un bulbo difficile come quello del tulipano, sembrano quasi poca cosa. Ma basta camminarci dentro per far assumere tutto un altro significato a questi numeri.

È semplicemente un lavorone, perché in agricoltura non c’è nulla di sicuro. Si deve rischiare.

“I rischi dell’agricoltura sono infiniti”, afferma sicuro Alessandro, un velo di preoccupazione sulla fronte. In braccio ha la sua bambina. Partecipa anche lei alla conversazione a modo suo. Il progetto è davvero sentito e condiviso proprio da tutta la famiglia.

Tulipark Spoleto - mulino a vento

Come un quadro di Monet

Durante l’intervista mi guardo intorno. Vicino a me ho un piccolo mazzo di tulipani raccolti poco prima personalmente. Si può fare anche questo al Tulipark: cammini tra i fiori, osservi, ti stupisci e, se vuoi, puoi anche raccogliere qualche tulipano e portarlo a casa con te.

Non ce n’è veramente bisogno in realtà. La stessa esperienza vale la visita.

Sembra di stare all’interno del soggetto originario di un quadro di Monet: tipo , che sò, Champs De Tulipes en Hollande.

Però non siamo in Olanda, ma in Umbria, ed attorno a me vedo alcuni cappelli di paglia, ma indossati da ragazze in jeans e t-shirt, non da aggraziate mademoiselle in vezzosi abiti di pizzo e nastri color pastello.

Poco male: la calma e l’atmosfera sono quasi le stesse. Quelle di una gita in campagna ottocentesca, pure se sono arrivata in automobile.

Questa campagna mi è entrata subito nel cuore, e nei polmoni, perché sono un po’ allergica.

Ma la vista di questo enorme campo di tulipani colorato, delle colline verde intenso, dei prati, mi ha subito fatto dimenticare starnuti e naso rosso. Capisci il senso profondo della campagna e le sue rigide regole ineludibili. Questi fiori non dureranno tutto l’anno. Alcuni non sono neanche ancora spuntati. Ma è questo che li rende così belli.

“Stiamo aspettando il tulipano nero” mi dice ancora Alessandro, riprendendo la nostra conversazione. “Tulipano nero”: sembra il nome di un supereroe gentile o una stella dei tulipani che si fa vedere solo da chi sa aspettare.

Esisteva anche un cartone che si chiamava “Il tulipano nero”. E naturalmente c’è anche il romanzo di Alexandre Dumas…

Non sono l’unica evidentemente ad essere stata affascinata da questo fiore, solo sentendolo nominare.

In effetti il tulipano nero, il fiore, è raro: è molto raro.

Ha petali violacei – bluastri e ha bisogno di molte cure e del giusto clima per fiorire. Quello presente al Tulipark – Spoleto è della varietà Queen of The Night ; una regina.

I bulbi, che stanno per fiorire ma ancora si nascondono, sono arrivati qui dall’Olanda.

Tulipark - spoleto - tulipani rosa

Più di una ragione per tornare

Sarà il caso di tornare per vedere questo tulipano così particolare, mi dico. Tornerei comunque in effetti, perché mi è stato detto che nel parco della famiglia Leonetti Luparini , di ben 15.000 metri quadrati, molti altri progetti stanno per essere realizzati.

Ad esempio, nella villa storica a pochi metri dal campo di tulipani, risalente al ‘500, c’è una torre in restauro e degli affreschi estremamente preziosi: raffigurano uno L’arca di Noé , l’altro La torre di Babele. In questo stabile dormì e studiò per qualche giorno anche Galileo Galilei.

In Autunno è in programmazione poi anche un altro progetto dedicato ad altri frutti della terra. Ma ancora è necessario mantenere il mistero…

Troppi pensieri o progetti non servono dopo questa prima visita alla fine. Torno a casa un po’ più piccola e infantile, in senso buono, con lo stesso stupore addosso dei 450 bambini delle scuole che prima di me hanno visitato il parco nei primi giorni di apertura.

Sarà l’aria di campagna? Sarà il vento fresco, il sole, i colori? Non so.

Mi sento in pace al volante, tornando in città, anche se non vorrei andare via. Ora che ci penso, mi sta tornando l’allergia…

tulipani raccolti - tulipark
tulipani fucsia

Per maggiori informazioni: https://tulipark.it/spoleto/

Foto di: Marco Maria di Tillo (seconda foto) e Maria Rinaldi Miliani (copertina e altre foto).