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In questi giorni di festa nei social media stanno diventando molto popolari quattro foto, poste l’una accanto all’altra, dal messaggio tanto semplice quanto esplicativo: tre raffigurano Piazza Sofiyska in Ucraina nel Natale del 2021, del 2020 e del 2019; l’ultima raffigura la piazza oggi, nel Natale 2022, l’anno di inizio della guerra. L’ampio spazio è spoglio, quasi privo di luci, ma l’albero, segno di speranza e rinascita, c’è ancora.

È triste pensare a tutto questo quando nei maggiori centri storici della bella Umbria le luminarie portano allegria a tutti noi, vero? Sì, probabilmente è triste, ma il Natale dopotutto non è fatto solo di gioia, feste e regali: è anche incontro, solidarietà e vicinanza.

Lo sanno bene il MANU (Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria), i componenti del Coro Lirico dell’Umbria e tutti gli organizzatori del concerto che sabato 17 dicembre 2022 ha avvicinato un po’ di più tutti gli umbri ai popoli oppressi dalle guerre e dai conflitti in un unico canto contro tutte le guerre.

concerto per la Pace - coro lirico dell'Umbria 1

Un concerto che unisce

Hanno partecipato all’iniziativa svoltasi proprio presso le sale del MANU, l’Assessore alla Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano, la Direttrice del Museo Archeologico Maria Angela Turchetti, e molti altri ospiti istituzionali.

Un pubblico numeroso e attivo ha riempito di calore e partecipazione la sala del concerto.

Lo spettacolo, organizzato con il dichiarato intento di unirsi, letteralmente, anche da Perugia, al coro di richieste per la fine delle guerre in tutto il mondo, è stato organizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ed ha mostrato il suo punto più alto nella porzione centrale, con l’esecuzione dell’intenso inno alla Pace di Rossini e del Requiem di Puccini.

Scritto nel 1850 per Baritono, Coro Maschile e pianoforte, l’inno rossiniano è una vera e propria ode alla vita, che, quasi fosse un’Imagine ante litteram, invita a rifiutare ogni conflitto e ad accettare la bellezza dell’esistenza armonica fra popoli. Il secondo, il Requiem, è un maestoso pianto in ricordo dei caduti di tutte le guerre.

Entrambi assieme hanno reso intenso e fortemente credibile il sentito messaggio alla base dell’iniziativa musicale.

concerto per la Pace - coro lirico dell'Umbria 2

Direzione e solisti

Il messaggio di pace e solidarietà è stato trasmesso in modo netto e pulito anche grazie alla guida del nuovo Maestro Carlo Segoloni, direttore e pianista contemporaneamente in questa speciale occasione natalizia. Accanto a lui, sempre al pianoforte, anche Ettore Chiurulla.

Si sono unite al coro per la pace anche le voci di solisti affermati, che hanno eseguito non solo pezzi sacri e natalizi, ma anche musiche appartenenti al repertorio lirico più noto: il soprano Anna Rita Masciotti, il mezzosoprano Manuela Molinelli, il contralto Rosalba Petranizzi , il tenore Claudio Rocchi, il baritono In Sang Hwang e il basso di sicura esperienza Stefano Rinaldi Miliani.

Ogni voce e strumento ha donato grazia ed incisività al concerto, molto apprezzato dal pubblico ed anche dagli organizzatori stessi.

In particolare, Maria Angela Turchetti, direttrice del MANU, ha in merito dichiarato, con comunicato ufficiale, che lo spettacolo è statoUn caloroso augurio di Buone Feste e una riflessione e un invito al dialogo, alla Pace, alla fratellanza tra Popoli, a trascorrere serenamente il Natale non rinunciando mai a quegli ideali e ai quei valori per cui vale la pena di vivere e di costruire il futuro”.