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Nel cuore dell’Umbria, precisamente a Todi, esiste una casa molto particolare. Stiamo parlando della cosiddetta Casa Dipinta, una tappa d’obbligo per chi visita il centro storico della cittadina. 

L’artista irlandese Bryan O’Doherty, insieme a sua moglie, la docente universitaria e critica d’arte Barbara Novak, ha acquistato un’abitazione ottocentesca nel 1975 a tre piani, nel pieno centro storico, dove trascorrere le proprie vacanze, completamente immersi nella bellezza della natura del centro Italia. 

Tuttavia le vacanze italiane si sono trasformate in un’altra forma di lavoro quando, a partire dal 1977, l’artista ha iniziato a dipingere la casa, trasformandola in una straordinaria opera d’arte complessiva, molto particolare e unica nel suo genere.

Un vero e proprio work in progress

Per esaudire un desiderio di sua moglie, l’artista iniziò a dipingere i muri della casa trasformando così la piccola e semplice dimora in un’opera d’arte in divenire, per definizione un vero e proprio “work in progress”.

Un vero e proprio unicum a livello mondiale, divenuta nel tempo un vero museo. Proprio per questo da agosto 2019 la casa Dipinta è stata inserita nel circuito degli spazi museali cittadini, mettendo così a disposizione della collettività questo gioiello di arte, autentico patrimonio artistico locale e nazionale che la cittadina di Todi può vantare.

La casa è ubicata accanto a Piazza del Popolo, la si trova scendendo per Via di Santa Prassede, all’incrocio con Via delle Mura Antiche.

casa dipinta di todi - camera da letto blu
casa dipinta todi - soggiorno

La suddivisione interna degli spazi 

L’edificio, sviluppato su tre piani, è stato completamente dipinto all’interno con tutte le pareti affrescate con opere dell’artista. È visibile la riproduzione dell’antico alfabeto Ogham, usato in Irlanda fino al VII secolo. Stiamo parlando dunque di un luogo non solo “fisico”, dove l’amore dei coniugi O’Doherty e la loro passione per Todi e per l’arte ha trovato la massima espressione.

Egli ha utilizzato un linguaggio che proprio in quegli anni stava perfezionando e cioè la riproduzione di tre parole che riassumevano tutto il suo pensiero artistico: “Uno, Qui, Adesso”. Si tratta di segni che riproduceva l’alfabeto romano con 15 consonanti e 5 vocali.

Sono visibili non solo pareti dipinte, ma anche tre istallazioni che l’artista ha posizionato nel salotto e nella camera da letto: l’istallazione in sé è un’opera d’arte abbastanza insolita perché viene normalmente creata e posizionata dall’artista in un museo o in una galleria d’arte e lì resta fino alla fine dell’esposizione per poi essere definitivamente smontata. Qui invece le opere sono esposte in maniera permanente.

Le installazioni di Patrick Ireland nel mondo 

Patrick Ireland è molto conosciuto nel mondo per aver creato in totale 116 istallazioni che sono state allestite nei più importanti musei d’arte moderna del mondo e soltanto alcune di esse sono ancora visibili: a New York, Los Angeles, Washington, Dublino e, ora, a Todi.

Tutto questo, in una vera e propria casa, perfettamente arredata, dove i coniugi continuano a vivere quando tornano in Italia, offrendo quindi uno scenario ancora più suggestivo. In tale luogo, l’arte si coniuga con la vita di tutti i giorni, fatta di oggetti personali e suppellettili. Qui è presente però qualcosa in più: come per esempio i complementi di arredo disegnati e donati ai due abitanti dall’amica e collega Beverly Pepper, molto legata alla città di Todi

Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 848004000 o  scrivere all’indirizzo iat.todi@coopculture.it

scala colorata - casa dipinta di todi
camino - casa dipinta