Il viaggio di Real Umbria attraverso i borghi fantasma della regione prosegue con la visita ad un piccolo paese abbandonato dell’alta val Tiberina, al nord dell’Umbria: Marzana.
Questo centro, che sembra avere origini lontanissime nel tempo, addirittura risalenti all’epoca romana, si trova completamente immerso nei boschi, in altura, difficilmente raggiungibile oggi senza mezzi adeguati. Un sentiero sterrato e dissestato, poco percorso, lo collega alla strada principale. Questo isolamento ne salvaguardia l’integrità e la serenità che questo luogo magico sa trasmettere. Qui, completamente immersi in un’esperienza fuori dal tempo, possiamo sentire indisturbati i suoni della natura, ammirarne i colori, apprezzarne ogni singola e preziosa sfumatura, lontani dal caos e dall’invadente presenza umana.
Oggi Marzana si presenta al visitatore come un agglomerato di case in rovina. La maggior parte degli edifici è diruta. Il borgo, principalmente abitato da allevatori, era composto da un nucleo abitativo, un monastero, una torre di guardia costruita in epoca medievale e alcuni edifici destinati ad uso pubblico.
Alla fine del paese troviamo anche quella che era denominata l’osteria. Un punto di ritrovo per gli abitanti della zona, dove mangiare, bere e trascorrere insieme il poco tempo libero che rimane con la dura vita di montagna.

A poca distanza dall’abitato troviamo un luogo spettrale, che merita una visita, nel più completo rispetto della sua sacralità, il cimitero abbandonato di Marzana. Varcato il cancello in ferro che ne custodisce l’intimità, entriamo in un luogo fuori dal tempo. Le lapidi spezzate, solo a tratti riconoscibili, rievocano l’importanza del culto dei propri antenati, in particolare per le piccole comunità agricole e di montagna, per le quali il tempo e le tradizioni sono da sempre un cardine fondamentale dell’esistenza.

Oltre alla bellezza del paese fantasma, passeggiando in questa natura incontaminata, è facile poter avvistare animali selvatici quali la volpe, l’istrice, i cinghiali e i caprioli. Non di rado la zona è frequentata anche dai lupi, dei quali abbiamo rinvenuto delle tracce nel terreno fangoso.
Il regalo più grande che ci fanno luoghi come Marzana è il silenzio, la pace, la capacità di rallentare, anche solo per pochi attimi, il ritmo delle nostre vite frenetiche, per assaporare il vero gusto della vita, della natura dalla quale proveniamo. Un momento per comprendere la vera essenza dell’uomo, che vive integrato ed in pace con la natura e con gli animali.
