C’è chi la conosce per le Cascate delle Marmore, chi per il rafting, chi per il terremoto, chi per motivi religiosi, chi per la Fioritura di Castelluccio di Norcia e chi invece ancora deve conoscerla.
Sto parlando della Valnerina, quella zona al confine tra Umbria e Marche che è stata purtroppo negli ultimi anni teatro di eventi sismici importanti (vedi il crollo dell’abbazia di San Benedetto di Norcia) ma che, nonostante i momenti di sconforto susseguitisi nel corso degli anni, ha avuto sempre la forza di rialzarsi tornando a brillare e a ospitare nel suo immenso verde turisti, visitatori e sportivi.
La Valnerina è la valle attraversata dal fiume Nera, che nasce presso i Monti Sibillini nelle Marche, attraversando una stretta e tortuosa zona montuosa nell’Umbria sud-orientale, per poi giungere a Terni e sfociare nel Tevere presso Orte: divisa tra le province di Macerata, Terni e Rieti, lungo il percorso del fiume sorgono piccoli centri attrattivi come Arrone, Ferentillo, Visso e Cerreto di Spoleto, mentre dalla vallata si raggiungono facilmente i comuni di Norcia, Cascia e Leonessa.
Se a Ferentillo troviamo la magnifica Abbazia di San Pietro in Valle e lo storico Museo delle Mummie, a Visso (chiamata la perla dei Sibillini e riconosciuto tra i borghi più belli d’Italia) anch’esso colpito dal terremoto del 2016, troviamo la piazza dei Martiri Vissani, dove tutto è compostezza, luminosità, armonia di linee: pura bellezza.
Ma procediamo per ordine, quello che vi propongo è un vero e proprio itinerario che spesso amo fare tra i borghi meno noti della zona e che parte da Cerreto di Spoleto arrivando fino alle Marmore. Ma si può fare benissimo anche invertendo il percorso.
Partiamo appunto da Cerreto di Spoleto, che prende il nome dalle foreste di cerri che crescono nelle zone circostanti, troverete un piccolo borgo che ospita poco più di 1000 abitanti che nel 1600 venivano chiamati i “ciarlatani”, nel vocabolario della Crusca infatti si legge: “Coloro che per le piazze spacciano unguenti, o altre medicine, cavano i denti o fanno giochi di mano che oggi più comunemente dicesi Ciarlatani […] da Cerreto, paese dell’Umbria da cui soleva in antico venir siffatta gente, la quale con varie finzioni andava facendo denaro”. A Cerreto si trova l’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra che ha l’intento di valorizzare i contesti culturali e ambientali del territorio attraverso la creazione di un “museo diffuso”, articolato in centri di visita.
Proseguendo sempre lungo il Nera si arriva a Vallo di Nera, un altro tra i borghi più belli d’Italia che ci si presenta come borgo monumento, piccolo, arroccato con le sue case di pietra bianca, con l’impianto urbanistico a pianta ellittica, insomma una vera perla. I suoi vicoli sembrano intersecarsi quasi come fosse un labirinto in cui non smetti mai di rimanere meravigliato da ciò che incontri: ponticelli, terrazzini panoramici, piazzette e scorci deliziosi.


A valle si trova il centro di rafting, esperienza super consigliata per fare sport divertendosi in famiglia o con gli amici, un modo anche per scoprire la Valnerina dall’acqua visto che si passa davanti ai vari borghi arrivando fino alle cascate delle Marmore, ci sono punti in cui è possibile fare il bagno seppur l’acqua è abbastanza fredda ma la sensazione finale ripagherà certamente le basse temperature del fiume.
Riprendendo l’auto proseguiamo verso Sant’Anatolia di Narco dove una visita merita il museo della Canapa. Proseguendo ancora arriviamo a Ferentillo, un incantevole borgo medievale che ospito il famoso Museo delle Mummie, una visita che potrebbe impressionarvi ma che comunque vale la pena fare anche per conoscere la storia del territorio e del terreno di quel luogo che ha permesso l’ottima conservazione delle mummie esposte. Il nome Ferentillo viene da “Ferentum Illi” (quelli di Ferento) che il re dei Longobardi Liutprando nel 740 diede a questo luogo in memoria del posto che aveva lasciato che si chiamava appunto Ferento.

L’imponente presenza delle due rocche servivano a protezione della vicina Abbazia di San Pietro in Valle, un luogo spirituale edificato nell’VIII sec. dal duca di Spoleto dopo aver sognato San Pietro che gli chiedeva di costruire un monastero benedettino di cui ancora oggi è possibile goderne, anche se in parte, la bellezza. Infatti il vecchio monastero è privato adibito ad uso alberghiero, mentre la storica chiesa è di proprietà della chiesa e quindi visitabile.


Lasciamo Ferentillo e ci dirigiamo verso Arrone, altro borgo facente parte del club borghi più belli d’Italia. Qui una passeggiata tra le viuzze fino al castello è quasi d’obbligo, impegnativa, visto la salita, ma sicuramente ben ripagata. I visitatori riportano di apprezzarne il silenzio e la “sospensione del tempo”.
E da qui eccoci giungere nel parco fluviale del Nera e quindi alle Cascate delle Marmore, uno dei luoghi più visitati e conosciuti della Valnerina. Qui è possibile fare escursioni, trekking, kayak, rafting, riporto il link al sito internet per avere tutte le informazioni in merito https://www.cascatadellemarmore.info/
Ci sarebbe ancora tanto e tanto da scrivere su Norcia, Castelluccio di Norcia, Cascia, Roccaporena, anche se in un modo o nell’altro sono già borghi molto noti al grande pubblico, i borghi invece che mi premeva farvi conoscere oggi sono quelli ancora poco visitati ma non per questo meno suggestivi e spettacolari, ciascuno di loro, a suo modo può lasciarvi qualcosa di indimenticabile sia via terra che via fiume!
