Gubbio rende omaggio ad Ottaviano Nelli, con una mostra monografica dedicata ad uno dei massimi pittori più rappresentativi del gotico internazionale “Ottaviano Nelli e il ‘400 a Gubbio.
Oro e colore nel cuore dell’Appennino”, allestita a Gubbio fino al 9 gennaio 2022. Ad ospitarla sono i due luoghi espositivi più emblematici della città, il Palazzo Ducale e il Palazzo dei Consoli. La mostra riunisce le opere più importanti del pittore eugubino Ottaviano Nelli, quali polittici, anconette e affreschi strappati e al contempo propone una lettura del legame profondo dell’artista con la città e il territorio di cui fu espressione massima nel suo tempo.
L’esposizione, a cura di Andrea De Marchi e Maria Rita Silvestrelli, è promossa dalla Direzione Regionale Musei Umbria, il Comune di Gubbio, Palazzo Ducale di Gubbio e Palazzo dei Consoli con il contributo della Regione Umbria, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, la Diocesi di Gubbio, Gubbio Cultura e Multiservizi, il Festival del Medioevo e la Galleria Nazionale dell’Umbria. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.

L’ARTISTA
Ottaviano di Martino Nelli (Gubbio, 1370 ca. – 1448-49) seppe fondere la tradizione locale con elementi desunti dalla pittura lombarda e dalla miniatura francese, sviluppando un linguaggio personale vicino alle soluzioni di Lorenzo Salimbeni e di Gentile da Fabriano. A Gubbio, dove venne ripetutamente nominato console della città, fu a capo di un’attivissima bottega che esercitò una certa influenza in Umbria e nelle Marche. Tematica centrale della mostra, pertanto, è quel Quattrocento eugubino di cui Ottaviano Nelli fu protagonista indiscusso.
Le splendide sale di Palazzo Ducale e Palazzo dei Consoli presentano alcune delle testimonianze qualitativamente più alte ed emblematiche della sua arte, con prestiti mirati provenienti da importanti istituzioni e collezioni private.


MOSTRA DIFFUSA
La mostra si divide in due sezioni: a Palazzo Ducale “Ottaviano Nelli, pittore prezioso”, mentre a Palazzo dei Consoli è raccontato “Il lascito del Nelli a Gubbio”. Ottaviano Nelli fu soprattutto pittore di affreschi, ma si potranno ammirare anche pale d’altare e dittici di devozione individuale.
Fulcro dell’esposizione a Palazzo Ducale è la ricostruzione integrale per la prima volta di un grande pentittico francescano attualmente smembrato e conservato in cinque sedi diverse tra Italia, Francia e Stati Uniti. Si compone centralmente della “Adorazione dei Magi”, proveniente dal Worcester Art Museum in Massachusetts, insieme con i pannelli laterali “Circoncisione di Gesù Bambino” e “Sposalizio mistico di San Francesco con la Povertà, accompagnata dall’Obbedienza e dalla Castità” dalla Pinacoteca dei Musei Vaticani, “San Girolamo nel deserto” dal Musée du petit Palais di Avignone, “Erode e Erodiade accusati da San Giovanni Battista” dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze e “Un’animula del Battista recata in cielo da due angeli” (nota solo da fotografie). È la riscoperta di un vero gioiello, ricomposto nel suo aspetto originario ed esposto nella città per la quale l’opera fu creata, grazie ai prestiti straordinari.
Sempre a Palazzo Ducale sarà presentato al pubblico per la prima volta il trittico acquistato dallo Stato italiano proprio nel 2021 per la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia e firmato dal pittore orvietano Cola Petruccioli, uno dei maggiori punti di riferimento per la formazione di Ottaviano Nelli alla fine del Trecento. Insieme con Petruccioli, anche il senese Taddeo di Bartolo con “Madonna col Bambino e quattro angeli musicanti” sempre dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.
A Palazzo dei Consoli sarà mostrato il contesto artistico e l’ambiente di Ottaviano Nelli, con l’eugubino Jacopo Bedi, e gli affreschi profani di Palazzo Beni, oggi riacquistati dal Comune di Gubbio proprio in occasione di questa mostra.

ITINERARIO URBANO
Ogni angolo di Gubbio conserva tracce della sua instancabile operosità. Per questo il percorso espositivo prosegue all’esterno e si connette al contesto urbano per un unico itinerario di visita con cicli spettacolari di grandiose narrazioni nellesche. In particolare gli affreschi in Santa Maria Nuova, la “Madonna del Belvedere” dalla bellezza commovente e manifesto del gotico internazionale e la solenne “Crocefissione”.
La scoperta di Nelli prosegue in Sant’Agostino, Santa Maria della Piaggiola, San Francesco, Fraternita dei Laici (o dei Bianchi), San Domenico e canonica di San Secondo (cappella Panfili di Jacopo Bedi).
CROWDFUNDING
La mostra vuole essere l’occasione anche per attirare l’attenzione su vari affreschi in cinque cappelle di San Domenico, che devono essere salvati dallo stato di evidente degrado in cui versano. Per questa necessità urgente è stata lanciata una sottoscrizione in favore dei restauri in San Domenico a cui si potrà partecipare, presto avviati grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia.

TRA UMBRIA E MARCHE
La mostra, inoltre, suggerisce itinerari transappenninici sulle tracce di Ottaviano Nelli. In Umbria verso le vicine Umbertide e Città di Castello, verso Perugia, Palazzo Trinci a Foligno o l’oratorio di Santa Maria della Piaggiola a Fossato di Vico; nelle Marche toccando luoghi come San Domenico a Fano, gli oratori di San Gaetano e della Madonna dell’Homo a Urbino.
La mostra di Gubbio, infine, propone un collegamento con la parallela mostra “Allegretto Nuzi a Fabriano. Oro e colore nel cuore dell’Appennino”, a cura di Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, promossa dal Comune di Fabriano e visitabile dal 14 ottobre 2021 al 31 gennaio 2022.
I due eventi espositivi, congiunti idealmente dallo stesso sottotitolo, intendono mostrare come l’arte del Trecento e del Quattrocento, con Allegretto Nuzi e Ottaviano Nelli, unisse a filo doppio i due versanti dell’Appennino, fra Marche e Umbria, al di là delle attuali ripartizioni amministrative regionali. Al contempo nasce da un gemellaggio fra Gubbio e Fabriano, da una parte, e Avignone dall’altra. Nel Trecento i maestri cartai fabrianesi lavoravano per la corte papale ad Avignone, nel secondo Ottocento un nucleo importantissimo di dipinti umbri e marchigiani approdò in Francia con la vendita della collezione romana del marchese Giampietro Campana. Dagli anni settanta del secolo scorso la collezione è ospitata al Musée du Petit Palais di Avignone, da cui provengono alcune opere esposte.
INFO
Orari di apertura: Fino al 1 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 18.30; dal 2 novembre al 30 novembre tutti i giorni 10-18 dal lunedì al giovedì, 10-18.30 venerdì, sabato e domenica; dal 1 dicembre al 9 gennaio 2022 tutti i giorni 10-18.30. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Saranno previste aperture straordinarie in occasione di eventi e festività.
Biglietto unico Mostra + Musei: Intero € 10; ridotto A € 6 (cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 ed i 25 anni; gruppi di almeno 15 unità;
possessori biglietto della Galleria Nazionale delle Marche; possessori del biglietto di almeno uno dei musei della rete METU, Passaggio a Nord Est; ridotto B € 3 (ragazzi tra 6 e 18 anni). È possibile acquistare il biglietto online sul sito di mostra www.mostranelligubbio.it.
Per informazioni: Ufficio IAT Gubbio tel. 075 9220693 – info@iat.gubbio.pg.it – www.mostranelligubbio.it