Nel 1871 la Chiesa Cattolica aveva proclamato San Giuseppe, festeggiato il 19 marzo, protettore dei padri di famiglia e patrono della Chiesa universale, ma fin dal Medioevo la tradizionale festa dei padri veniva celebrata il 19 Marzo.
I dolci tradizionali della festa del papà, preparati nelle varie regioni italiane, sono le zeppole o le frittelle di riso di San Giuseppe. Queste ultime vengono preparate soprattutto in Umbria e Toscana. Troviamo la ricetta antica già nel celeberrimo libro scritto dal Maestro Martino de’ Rossi dal titolo: “Libro de arte coquinaria” :
“Fa’ cocere il riso molto bene ne lo lacte, et cavandolo fora per farne frittelle observerai l’ordine et modo scripto di sopra (allude alle ricette precedenti in cui si parla di “fare le frittelle tonde”) con mano ovvero in quale altra forma ti piace, mettendole a frigere in bono strutto o botiro, overo in bono olio , excepto che non gli hai a mettere né caso (formaggio) né altro lacte”.

La ricetta originaria
Non esiste una ricetta unica e originale delle tradizionali frittelle, ma di certo questo dolce viene preparato ovunque in occasione della festa del 19 Marzo, giorno in cui si festeggia la festa del papà, che coincide con la fine dell’inverno, periodo in cui si celebrano i riti di purificazione agraria attraverso l’accensione di grandi falò in cui vengono bruciati i residui del raccolto dei campi. Questi riti accompagnano da anni la celebrazione del Santo e coincidono, per l’appunto, con la preparazione delle famose frittelle o zeppole.
Oggi ogni città, provincia o regione ha ovviamente la propria variante delle frittelle o zeppole. L’elemento fondamentale che accomuna e contraddistingue questi dolci è che devono essere fritti in abbondante olio o strutto, proprio come tradizione vuole.
Stando a quanto tramandato oralmente dagli anziani, durante la fuga in Egitto San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la sua famiglia in terra straniera. Proprio per questo motivo gli venne conferito il cordiale appellativo di “Giuseppe frittellaro” e un vecchio adagio recita: “ San Giuseppe frittellaio, se le fa, ne fa un callaio”.
Come prepararle
Le varie ricette delle frittelle di riso di san Giuseppe prevedono: riso, latte, acqua, uova, burro o olio, zucchero, uva, sultanina, rum o rosolio di cannella, un pizzico di sale, cannella, farina, o pancotto, scorza d’arancia e limone grattugiate. Il procedimento prevede di far cuocere il riso nel latte profumato dalla cannella e scorza di arancia e limone, una volta ben cotto il riso, si lascia raffreddare e si aggiungono gli altri ingredienti, i tuorli d’uovo e gli albumi montati a neve. Il composto ottenuto sarà fritto in abbondante olio caldo o strutto, una volte pronte le frittelle verranno cosparse da zucchero semolato o a velo.
Le zeppole di San Giuseppe sono frittelle a forma di ciambella tipiche della festività di San Giuseppe, la cui ricetta varia sensibilmente da regione a regione e sono realizzate con farina, zucchero, uova e burro e guarnite con crema pasticciera, zucchero a velo e amarene sciroppate. Possono essere fritte nella maniera tradizionale, oppure cotte al forno nelle versioni moderne.
