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Niente bestemmie o imprecazioni, no: soltanto le strade del centro storico di Perugia che fanno riferimento alla figura di Maria, al termine Madonna, e alla sua adorazione. 

Prima delle festività natalizie c’è un ultimo ponte molto interessante. Quest’anno, infatti, l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione, cade di giovedì. Rimanendo in tema, perché allora non approfittare di questi giorni per visitare le vie della… Madonna?

Ebbene sì, in centro a Perugia sono varie le vie dedicate alla figura di Maria. Iniziamo dalle basi (e dalla più evidente). Siamo all’inizio di via della Viola, in una delle tante traverse un po’ cadute nel dimenticatoio perché non principali, spesso troppo brevi o strette. Lì di fronte al ristorante Il Gufo si trova via della Madonna, che prende nome da un affresco sito in un’abitazione privata, raffigurante la classica iconografia della Madonna col bambino.

Se camminiamo per via della Madonna, alla nostra sinistra avremo via Speciosa, e ancora più in là, via Pulcra. Come potrete notare, l’appellativo di queste due vie non è se non condito con molta ironia. Entrambi i nomi, però, si riferiscono alla Madonna! 

Salendo, poi, verso piazza IV Novembre e andando verso piazza Cavallotti ci troviamo su via Maestà delle volte. Questa particolare e sinuosa stradina è segnata dalle volte, elemento che la contraddistingue, e sono tutt’ora visibili. Il nome di carattere religioso fu aggiunto a posteriori – sì, la via veniva chiamata soltanto “delle volte”. Si narra che in quella stradina ci fosse stato ritrovato un dipinto mariano, e per questo la postilla di carattere religioso.

via speciosa - vie della madonna
via maestà delle volte - vie della madonna

Laddove oggi è un negozio di abbigliamento un tempo era una chiesa: si legge che proprio in quella piccola chiesa i Priori prestavano giuramento quando assumevano tale importante incarico. Ancor prima, vi si trovava un piccolo oratorio che però fu distrutto da un incendio – il superstite arco d’ingresso posto fra via Maestà delle volte e via Ritorta ne è testimone.

La sua natura religiosa sembra non essere mai esaurita. Difatti, esso è ancora oggi evidente grazie a un pannello di ceramica risalente agli anni 1940, e firmato Germano Belletti, ceramista perugino. L’edicola è un vero e proprio ringraziamento alla Madonna per aver salvato Perugia e i perugini dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che hanno in molto colpito la campagna umbra. 

Dall’altro lato della città, in fondo a Borgo Bello, abbiamo via Madonna di Braccio, che collega Borgo XX Giugno con viale Roma. La via viene così chiamata perché prende nome dalla Chiesa della Madonna di Braccio, fatta costruire da Braccio Baglioni nel 1479, ma che posteriormente ha subito varie modifiche, come conseguenza del processo di urbanizzazione della zona. Nel mese di maggio, durante il cosiddetto “mese mariano”, la chiesa è aperta tutti i pomeriggi, un’occasione per visitarla e ammirare la Madonna con Bambino, affresco attribuito a Tiberio D’Assisi, che secondo la letteratura, sarebbe stato allievo del Pinturicchio e del Perugino.

Il carattere religioso una volta era più sentito, soprattutto nel periodo antecedente al Risorgimento, periodo questo in cui la toponomastica subì l’influenza della nuova forma di governo, e che ha visto vie e piazze prendere nome dagli eroi e politici dell’Unificazione.

via madonna di braccio

Un esempio chiaro di questa “nuova” costituzione urbanistica è l’odierna via Mazzini. In passato veniva chiamata Rimbocco di Santa Maria del Mercato, e successivamente via Nova. Il motivo: proprio lì si trovava la chiesa Santa Maria del Mercato, presso la quale i Priori prestavano giuramento; essa fu poi distrutta e ricostruita, venendo sconsacrata e diventando, infine, la sede dell’ex Borsa merci.

Anche via Fabbretti un tempo aveva un altro nome. Si chiamava via Madonna del pianto – e anche qui si trovava una chiesa poi demolita nell’Ottocento. La fede viene riportata anche nell’attuale via san Sebastiano, nei pressi dell’Acquedotto e del Dipartimento di Chimica dell’Università, che una volta era via Madonna della pace, come conseguenza della pace raggiunta tra due nemici.

Anche la via che oggi ospita il Conservatorio Morlacchi, via Mariotti, faceva riferimento alla Madonna. Infatti, era chiamata via dell’Annunziata dovuto, appunto, alla presenza dell’omonima chiesa.

Infine, fuori centro storico, un’intera zona dedicata al culto della Madonna. Parliamo di Madonna Alta, uno dei quartieri più popolosi della nostra città. L’origine del suo nome è alquanto pragmatica: deriverebbe da un’edicola collocata nei pressi della chiesa di San Raffaele Arcangelo, in un punto piuttosto alto del quartiere. Ci si poteva arrivare!  

chiesa madonna di braccio
via pulcra - Perugia