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Come accennato in uno dei nostri video social (Santa Pudenziana – con Lavinia Ansidei) , la piccola chiesa di Santa Pudenziana risalta per le sue particolarità architettoniche, ovvero il reimpiego di materiali precedenti (frammenti di mosaici, capitelli, colonne etc.); nel timpano ad esempio, è stato inserito nella muratura il frammento di un sarcofago.  
Analizzando lo stile, si ipotizza che la costruzione risalga al X – XI secolo e probabilmente fu fatta edificare dall’abate aquitano Pietro, arrivato in Italia grazie a Papa Silvestro II, maestro di Ottone III. 

Santa Pudenziana
Santa Pudenziana - archi

Nella parte superiore della facciata, dove si trova la piccola monofora, è presente una lastra incisa, ancora non totalmente decifrata; ciò che si legge meglio sono i numeri romani scanditi da uno a quattro e la parola “PESAC”, ricordiamo che “Pesach” in ebraico vuol dire Pasqua.
Si è dedotto quindi che la lapide rappresenti un calendario perenne, e che da quei numeri romani si possa calcolare il giorno in cui cade la festività.
Un accenno va fatto anche per la bellissima torre campanaria, che costruita in epoca longobarda fungeva da torre di avvistamento.
La torre guardava alla vicinissima Torre di Bufone e grazie alla loro posizione era possibile il controllo del Corridoio Bizantino.
Arrivando alla componente “esoterica”, nel portico compaiono due triple cinte sacre, simbolo già presente nelle culture preistoriche.

Santa Pudenziana scale

Risultano di difficile interpretazione poiché queste rappresentazioni hanno innumerevoli significati, tra cui: l’orientamento dell’uomo nella vita e nello spazio, l’opposizione tra terra e cielo o ancora il centro del mondo. 
Altra particolarità è la finestrella presente nell’abside. 
Si tratta di una croce sormontata da un cerchio, che il 22 giugno durante il tramonto si proietta su un’altra croce che si trova alla base dell’altare. 
Chissà se non avesse avuto lo stesso significato dell’Ankh egizio, ovvero la chiave della vita, il maschile ed il femminile. 

Santa Pudenziana di Narni - trono