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Se camminare in mezzo alla natura è una delle vostre attività preferite, i boschi attorno Terni e dintorni, offrono la possibilità di fare piacevoli passeggiate ecologiche. Per questo, particolarmente suggestivo è il percorso che da Narni porta alla chiesa di Santa Maria Rupestre.

Di questo complesso, le uniche notizie documentali di questa chiesa scoperta nel 1979 durante un’escursione del gruppo speleologico, si trovano in un manoscritto del XVIII secolo

All’interno di due atti notarili in esso contenuti dai quali si apprende che nella metà del XIV secolo, essa veniva utilizzata come sala capitolare annessa al soprastante convento dei Domenicani.
Gli storici hanno suddiviso tramite analisi cronologica basata sullo studio delle decorazioni interne, unitamente allo studio delle strutture individuate dai sondaggi archeologici, tre fasi storicamente ben definite.

Santa Maria Rupestre - loggia

Le fasi della realizzazione

Per quanto riguarda il primo periodo viene, fatto risalire al momento della costruzione della chiesa databile fra il XII e XIII secolo dal momento che la costruzione venne eseguita presso una cavità naturale accanto ad una cisterna di epoca romana, forse un sito dove vi era una cappella di età longobarda, dato che il culto di San Michele si diffuse grazie a questa popolazione che aveva, nel vicino territorio di Spoleto, un suo granducato.
Invece per il secondo periodo, si nota la costruzione del convento da parte dei Domenicani nel XIV secolo e l’inglobamento della chiesa nello stesso complesso. Si evidenzia la realizzazione di un nuovo pavimento sopra il precedente e la costruzione di un sedile in muratura sulle pareti laterali contraddistinto da una fascia clipeata che serve a delimitare i posti riservati ai monaci.
La terza fase, risalente al periodo compreso tra il XVII e XVIII secolo costituisce un nuovo livello pavimentale che copre il banco murario e che si conclude con la perdita da parte della chiesa della propria funzione originaria. Tale ambiente viene diviso a metà da un muro trasversale trasformando la zona absidale in cantina.
L’area occupata dalla Chiesa di Santa Maria della Rupe, cui si accede attraverso una scalinata che si diparte dallo spazio verde dei giardini di San Bernardo, costituisce quindi una parte rilevante del più ampio complesso architettonico costituito dalla chiesa di San Domenico e dall’annesso Convento dei Domenicani.
il complesso è formato da una prima sala rettangolare absidata ( la Chiesa di Santa Maria della Rupe appunto ) coperta da una volta a sesto acuto irregolare e decorata con preziosi affreschi.

L’antica cisterna romana

Alla chiesa è collegato, attraverso uno spazio adiacente, parallelo al primo ambiente, un muro a pianta rettangolare coperto da una volta a botte a tutto sesto delimitato da tre arconi.
Per cui in corrispondenza con il muro di confine della chiesa, sono rintracciabili i resti dell’antica cisterna romana.
Tramite un corridoio corridoio sempre voltato e posto ortogonalmente rispetto alle due sale, si accede aa un terzo ambiente, sensibilmente più alto degli altri due, coperto da una volta a crociera e denominato “ Sala dell’Inquisizione ”; su questo muto si apre una bassa porta che immette in un ambiente esiguo, identificato come cella carceraria dove si vedono ancora numerosi graffiti.

Santa Maria Rupestre - dipinto