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L’avevamo conosciuta con il proprio nome di battesimo al suo debutto con il singolo “Ci ballo su”, nel dicembre 2016.

L’anno successivo, l’abbiamo vista partecipare ad una web serie tutta perugina, “Share”. Laura Bazzucchi ne ha fatta di strada in questi anni. Nel frattempo ha cambiato veste e genere musicale, per conquistare il mercato estero. Con il nome d’arte Laura Welle, nel 2020, è uscito il primo brano “Sing My Song”, che ora conta più di 10mila ascolti su Spotify, la maggior parte provenienti dagli Stati Uniti. Poi lo scorso marzo il singolo “I Need”, pubblicato dall’etichetta spagnola “Blanco Y Negro” e che ha visto la collaborazione con il produttore S-Project (canzone più ascoltata della sua compilation). Come cantautrice ha scritto anche “Break The Ice” prodotto da Francesco Sparacello Dj Sparadise sotto etichetta “ARGENTA RECORDS”, uscito il 9 luglio, per il duo TWiiNS che ha collaborato con artisti come Pitbull, Snoop Dogg, Flo-Rida e Sean Paul. Oggi Laura Welle ha lanciato su tutte le piattaforme digitali il suo nuovo singolo estivo “Wild”, in collaborazione con il producer spagnolo Pablo Suárez, in arte Kiddest. “Pablo mi ha contattata dopo aver ascoltato ‘I Need’ – racconta la cantautrice – che ha registrato molti consensi in tutto il mondo e sul social network TikTok è stato condiviso da alcuni influencers, i cui video hanno totalizzato più di 30mila visualizzazioni. Grazie a questo brano sono partite nuove collaborazioni”.

Il brano “Wild” e le sue emozioni

“Dopo aver ragionato sullo stile – prosegue ancora Laura Welle –, Kiddest mi ha inviato quella che era la bozza della futura base strumentale e da subito ho amato il mood del pezzo. Il testo parla di come nella società occidentale ci si senta sotto pressione e di come si vive con la paura di non riuscire a soddisfare le aspettative degli altri. Ma questo non deve farci perdere di vista i nostri obiettivi, che possono essere raggiunti solo con impegno, dedizione e tenacia. La base orientaleggiante ricorda allo stesso tempo di adottare un approccio molto più ‘zen’, privo di ansie e preoccupazioni”. 

Siamo tutti un po’ “Wild” nel trambusto quotidiano: “immersi in una sorta di giungla – conclude la cantautrice Laura Welle – che è rappresentata nella cover art del singolo. Le foglie che caratterizzano la copertina presentano un glitch, ovvero quello che viene definito un errore nel campo dell’elettrotecnica per rappresentare la visione distorta e l’approccio sbagliato che abbiamo delle cose”. 

È possibile pre-salvare il singolo su Spotify a questo link.

Per chi è interessato a seguirla sul suo profilo Instagram iamlaurawelle

Attribuzione Immagini

Fotografie di Pasquale Miele