Ci si potrà sposare in cima alla torre civica di Nocera Umbra, oppure scambiarsi una promessa d’amore solenne. La stagione estiva dei Musei della città delle acque inizia con questa novità: una promessa d’amore ad alta quota, con tanto di lucchetti. La promessa sarà registrata con un video e seguirà un brindisi. La Torre potrebbe essere infatti una location incredibile, dall’alto dei suoi 100 gradini, con la terrazza panoramica e la vallata che si dispiega all’orizzonte. Ma questa non è non è l’unica novità che riserveranno i musei nocerini.

Il torrione, detto Campanaccio, è una testimonianza dell’XI secolo, unico resto della Rocca dei Castellani. E’ l’unico elemento residuo della possente Rocca (arx fortissima) che si ergeva sul colle fin dal sec XI. Ha subito numerosi danni nel corso dei secoli, a causa sia degli assedi (1248, 1744) che dei terremoti (1279 e 1747-1751). Nel 1421 fu teatro di un sanguinoso episodio di sangue: il Castellano attirò in un agguato ed uccise, per vendicare il proprio onore, Niccolò e Bartolomeo Trinci di Foligno; seguì la feroce rappresaglia di Corrado Trinci. Più volte ricostruito, perché distrutto dai terremoti del 1751 e 1997 il “Campanaccio” è pur sempre il segno visibile dell’acropoli nocerina.
