Se camminare in mezzo alla natura è una delle vostre attività preferite, i boschi attorno Terni offrono la possibilità di fare piacevoli passeggiate ecologiche. Per questo, particolarmente suggestivo è il percorso che, snodandosi lungo un ambiente naturale incontaminato, arriva fino al rinomato castello di Miranda, vicino a Terni.

Le complesse vicende di un territorio conteso
Il castello che oggi è un paesino arroccato, fu edificato in epoca medievale a 597 m.s.l. su uno sperone di roccia in una posizione altamente strategica. Da qui la vista domina Terni sulla conca ternana. Si può ammirare la valle del Nera da Ferentillo a Narni e la valle del Serra, Cesi e Sangemini. Si ritiene che il nome “Miranda” provenga da “miranda est” cioè “da ammirare, da ammirarsi”.
Il documento più antico riguardante Miranda risale al 1143.
Essendo il castello di Miranda, divenuto un ricettacolo di uomini sediziosi e turbolenti, il pontefice Gregorio IX ne acquisì la proprietà alla Sede Apostolica, come risulta dalla scrittura stipulala nel 1254.
Tuttavia il dominio della Santa Sede sul castello sarà contrastato dal desiderio di autonomia degli abitanti, poco dopo tali Simone, Bartolomeo e Branca, si riappropriarono del castello, che tornò di proprietà della Sede Apostolica con Urbano IV nel 1261.
Arriviamo nel 1340, quando Francesco d’Alviano, signore di Lugnano, diventa anche signore della Rocca di Miranda.
Nel mese di ottobre 1354, Narni si sottomette al cardinale Gil Albornoz e la Rocca torna nuovamente in possesso papale, divenendo un caposaldo della difesa del territorio del patrimonio di San Pietro.
Nel 1421 il castello fu sottomesso da Corrado Trinci III di Foligno, che ne mantenne il dominio fino al 1439.Dopo una trattativa da parte di Giovanni Mazzancolli, il 12 Maggio 1453, Nicolò V, in seguito al pagamento di 3000 Ducati d’oro, finalmente concesse al Comune di Terni il Castello di Miranda.
L’accesso al Castello di Miranda tramite la porta del drago
L’accesso al castello avviene tramite tre vie di accesso dal bivio di Larviano, da Marmore e da Valenza “Piefossato”. Tutte e tre confluivano alla porta principale dove ancora si può vedere il drago, stemma della città di Terni.
Sulla sinistra “est-sud-est” c’era un torrione con bocche da fuoco e da questo torrione partivano le mura castellane. Nella parte alta sorgeva una sorta di torre pentagonale fortificata con mura da circa due metri di spessore. Qui vi si accedeva mediante un antico ponte levatoio.
Curiosità
Ogni anno, la sera dell’8 dicembre, lungo il versante del Monte Miranda che sovrasta Terni e la conca ternana torna ad accendersi la “Stella di Miranda”. L’accensione avviene, come da tradizione, in occasione dell’Immacolata. Questa opera luminosa fa brillare la Città di San Valentino e i suoi dintorni, rimanendo visibile da chilometri di distanza. L’installazione è costituita da circa ottanta punti luce e in tutto occupa una superficie di 30.000 metri quadri e richiede ben nove km di cavi elettrici.
