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Terni è conosciuta come la città di San Valentino. Nonostante il Santo sia celebrato in molte parti del mondo come il protettore universale degli innamorati nell’anniversario del 14 febbraio, egli è il patrono per eccellenza della città umbra.

Il vescovo nacque a Terni allora chiamata Interamna nel 175 d.C, dedicando gran parte della sua vita alla comunità cristiana, ai tempi perseguitata da Roma. Recenti studi hanno aggiunto nuovi elementi relativi alla cronologia della sua vita, ed hanno permesso di collocare il martirio del santo con molta probabilità nel 347. 

Nel 476 d. C. la Chiesa istituì la festa di San Valentino, per celebrare l’amore, il santo e sostituire la festa pagana dei lupercalia (donne e uomini mettevano in un’urna i propri nomi e un bambino li estraeva a caso per formare coppie che vivevano insieme per un anno intero). 

La vicenda del tragico martirio

Valentino subì una morte tragica: un’affascinante leggenda narra che egli fu il primo a celebrare l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana. Per questo motivo fu martirizzato con la decapitazione effettuata in segreto lungo la via Flaminia nei pressi di Roma. Fu anche accusato, dopo essere stato arrestato,  di essere colpevole di aver spinto alcuni giovani a convertirsi al cristianesimo, tra cui il figlio del filosofo Cratone insieme a Proculo, Efebo e Apollonio, suoi allievi. Il prefetto di Roma, il cui figlio si era da poco convertito, fu arrestato e giustiziato. Proculo, Efebo e Apollonio seppellirono Valentino in un’area cimiteriale appena fuori Terni, dove furono sepolti anche i tre giovani, che furono sottoposti allo stessa sorte.

San valentino a Terni - statua

Dalla costruzione della chiesa originaria all’aspetto della basilica attuale 

Nel V secolo fu costruita una prima chiesa sul luogo di sepoltura, che però fu distrutta durante l’invasione dei Goti. Nel 742 la basilica fu teatro dello storico incontro tra il re longobardo Liutprando e papa Zaccaria. Il luogo dell’evento fu scelto dal sovrano dei Longobardi proprio per la presenza della salma del santo che si diceva avesse proprietà taumaturgiche. In quell’incontro Liutprando donò alla Chiesa di Roma diverse città, tra le quali Sutri.  Alla costruzione originaria ne seguì nel XIII secolo, una di dimensioni maggiori. All’inizio del XVII secolo furono condotti degli scavi sotto la chiesa per riesumare il corpo del Santo, ritrovato con il busto separato dalla testa, a conferma del martirio effettuato con la decapitazione. 

San Valentino chiesa

Le spoglie di San Valentino sono conservate in un’urna sotto l’altare maggiore dell’attuale basilica, iniziata nel 1606 e terminata nel 1618. Nel 1626 in occasione di una visita dell’arciduca Leopoldo V d’Austria, costui si fece carico, prima di ripartire, per le spese della costruzione di un nuovo altare maggiore in marmo che venne completato nel 1632. Dietro l’altare maggiore si trova il coro con la cosiddetta confessione di San Valentino, ovvero un altare, costruito proprio sopra la tomba del martire, al centro del quale si trova un dipinto risalente al XVII che celebra il martirio del santo. La facciata classicheggiante venne completata solo nel 1854. L’interno a navata unica è di un sobrio stile barocco, ornata di stucchi e coperta a volta. Gli altari conservano grandi tele seicentesche, tra le opere spiccano quelle del pittore fiammingo Lucas de la Haye, del Cavalier d’Arpino e di Luca Polidori.

La cripta e gli scavi

Una curiosa particolarità si trova al piano inferiore della basilica. Qui oltre alla cripta – che appartiene alla costruzione medievale – è possibile visitare il museo dove sono esposti i reperti archeologici recuperati durante i recenti scavi. Il complesso religioso è visitabile tutti i giorni dell’anno dalle 7 e e 30 alle 12 e nel pomeriggio dalle 15 e 30 alle 19.

san valentino navata
reliquie - san valentino