É incredibile come in Umbria, una piccola regione del centro Italia, vanti fra le sue strade il passaggio di molti personaggi celebri. Sembra che tutti abbiano visto le sue chiese, le sue dolci colline e siano stati colpiti dall’eterno spirito medievale che in questi luoghi mai abbandona l’occhio. Ma fra tutti quei piedi che si sono posati sul suolo umbro, uno fra tutti, perché fra tutti è unico, trionfa disperatamente, Pier Paolo Pasolini, lo scrittore che quest’anno celebra i suoi 100 anni dalla nascita.
Orvieto
Al Duomo di Orvieto, fiero sulla rupe di tufo su cui poggia la città, il poeta dedica due poesie. Una è Alle campane di Orvieto che fa parte della raccolta La religione del mio tempo (Garzanti, 1961) l’altra è L’Appennino: Orvieto, stretto sul colle sospeso/ tra campi arati da orefici, miniature, e il cielo./Orvieto illeso/ tra i secoli, pesto di mura e tetti/ sui vicoli di terra, con l’esodo/ del mulo tra pesti giovinetti/ impastati nel Tufo. In questi versi della raccolta Le ceneri di Gramsci (Garzanti, 1957) si manifesta il passaggio dei popoli attraverso i secoli, nello specifico è della gente etrusca che si parla: Orvieto illeso tra i secoli/ tra i campi arati di orefici/ dove azzurri etruschi dormono.

Assisi
Il 4 ottobre del 1962 Assisi era gremita di pellegrini per la visita di Papa Giovanni XXIII, nello stesso giorno, in una camera della Pro Civitate Christiana, Pier Paolo Pasolini trascorreva le sue ore scisso tra mente e viscere. Nel suo alloggio, come in tutte le altre stanze della Cittadella cristiana, c’era un Vangelo che il regista lesse durante la notte. Così nacque in lui il pensiero di girare un film incentrato sulla vita di Gesù narrata dal Vangelo secondo Matteo, dove Cristo sarà al tempo stesso figlio di Dio, Messia e contadino proletario.
Inizia allora a scrivere il copione, confrontandosi con i Volontari della Cittadella di Assisi che ancora oggi conservano il testo originale. Nel 1964 esce il film Il Vangelo secondo Matteo, quell’opera che porterà Martin Scorsese ad affermare: “Il miglior film su Cristo, per me, è Il Vangelo secondo Matteo, di Pasolini. Quando ero giovane, volevo fare una versione contemporanea della storia di Cristo ambientata nelle case popolari e per le strade del centro di New York. Ma quando ho visto il film di Pasolini, ho capito che quel film era già stato fatto.”

Sandro Penna
Un altro tassello si aggiunge fra Pasolini e l’Umbria, e si chiama Sandro Penna. Lo scrittore perugino era considerato da Pier Paolo il miglior poeta del novecento italiano e leggendo le sue poesie provava “un’emozione che fa tremare”, scrive nel testo intitolato Sandro Penna: Un po’ di febbre in Scritti Corsari (Garzanti 1975) e continua “ è difficile parlare di Un po’ di febbre come di un libro: esso è un brano di tempo ritrovato. É qualcosa di materiale. Un delicatissimo materiale fatto di luoghi cittadini con asfalto e erba, intonaci di case povere, interni con modesti mobili, corpi di ragazzi coi loro casti vestiti, occhi ardenti di purezza e innocente complicità.”

Non solo per il legame con l’Umbria dobbiamo rendere grazie a Pier Paolo Pasolini. In lui scopriamo quello che vive in noi, intorno al nostro corpo. Cercando le sue vergini parole cogliamo il peccato della vita, un peccato fatale per tutti. Per lui sappiamo e conosciamo. La sua anima fragile e tormentata è il nostro monito di come una penna sia più forte di un coltello. Non smettiamo di leggere i suoi testi e guardare i suoi film, continuiamo a studiare la sua vita, i suoi amori e le sue passioni. Anche oggi, non commettiamo lo stesso errore di ieri, non lasciamolo solo.
Alcuni eventi in Umbria dedicati a Pier Paolo Pasolini
Prospettiva Pasolini: Eventi dal 5 marzo al 30 giugno 2022 a Perugia.
Pasolini 100 PostModernissimo: Proiezioni film di Pier Paolo Pasolini
Primavera Pasolini: La rassegna promossa dal Teatro Stabile dell’Umbria dedicata a Pier Paolo Pasolini in collaborazione con il Cinema PostModernissimo ed Edicola 518.

Articolo di Federica Magro
Illustrazioni di Stella Bastianelli