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C’è modo migliore di scoprire una regione se non attraverso le sue eccellenze gastronomiche? L’olio d.o.p. umbro torna a essere il protagonista indiscusso della 26esima edizione di Frantoi Aperti che, dal 28 ottobre al 26 novembre, offrirà ai suoi visitatori l’occasione perfetta per gustare tutte le sfumature di questo rinomato prodotto. 

L’Umbria è una terra rigogliosa, nota per la sua bellezza paesaggistica e la quiete che si respira tra le sue colline. Tra le piante che compongono la folta vegetazione della regione spicca quella d’ulivo che spesso, proprio come in un quadro bucolico, si estende verso l’orizzonte in interminabili filari verde argento. La pianta, parte insostituibile dell’immaginario umbro, non si limita solo ad arricchire la regione dal punto di vista paesaggistico, ma le regala un prodotto d’eccellenza: l’olio extravergine di oliva. 

L’Umbria, forte di una tradizione olivicola antica, è una tappa amata da tutti i cultori di questo prodotto. È dal 1997 che l’Unione Europea ha attribuito al suo olio evo – acronimo di extravergine di oliva – la denominazione di origine protetta. Questa eccellenza umbra, prima d.o.p. regionale italiana, assume sfumature di gusto e profumo diverse a seconda di dove viene coltivata. La regione è suddivisa in cinque sottozone, la cui composizione varietale conferisce all’olio extravergine caratteristiche organolettiche uniche. 

“Colli Amerini”, “Colli Orvietani”, “Colli Martani”, “Colli del Trasimeno” e “Colli Assisi – Spoleto” sono le menzioni geografiche di riferimento della regione che, come chiaramente espresso nel disciplinare di produzione della d.o.p. “Umbria”, includono le specifiche zone di produzione nonché le principali varietà di olivo, tra cui citiamo: Leccino, Frantoio, Moraiolo, San Felice, Rajo e Dolce Agogia. La diversa combinazione di queste tipologie si riflette sul colore, sul profumo e sul sapore del prodotto finito, la cui unicità si esprimerà al meglio una volta portato in tavola. 

L’olio evo umbro è una vera ricchezza per il territorio. Lo sa bene Paolo Morbidoni, presidente dell’associazione strada dell’olio extra vergine di oliva d.o.p. umbria che oggi ha risposto alle nostre domande su questa eccellenza regionale.

bruschetta-con-olio-di-oliva-umbro - frantoi aperti

L’olio evo umbro può aiutarci a promuovere il territorio dal punto di vista turistico?

L’Umbria gioca una partita importante sotto il profilo del turismo dell’olio. Negli ultimi anni la sensibilità delle persone è molto cambiata per quanto riguarda il valore del prodotto come strumento di conoscenza del territorio. Oggi, grazie al lavoro di tanti produttori, l’olio rappresenta una sorta di biglietto da visita per la nostra regione e, da questo punto di vista, sempre di più lo sarà. 

In Umbria ci sono molte varietà di olio con sfumature di gusto particolari. Può darci qualche indicazione su come utilizzarle nelle nostre cucine?

Gli abbinamenti in cucina per l’olio sono molto importanti dato che quest’ultimo è un ingrediente, un elemento fondamentale che si mette sul piatto. Oggi gli oli hanno sfumature molto diverse essendocene di più fruttati, dolci o strutturati magari con un amaro e piccante più spiccato. Quando gli oli hanno personalità è importante fare anche i giusti abbinamenti, ma il criterio fondamentale è che una pietanza delicata chiede un prodotto più delicato mentre una pietanza più strutturata richiede un olio più forte. 

Quale olio potremmo scegliere per gustare una buona bruschetta?

Pane e olio è un matrimonio felicissimo, soprattutto nella fase di avvio della raccolta dove il momento dell’assaggio diventa quasi iconico. Possiamo dire che l’abbinamento con l’olio a base di Moraiolo è il migliore, essendo anche la varietà che caratterizza la d.o.p. dell’Umbria. È un olio che normalmente ha note di erbaceo abbastanza importanti, fruttato intenso e un amaro piccante accentuato soprattutto nella fase iniziale.

Quali novità ci attendono in questa ventiseiesima edizione di Frantoi Aperti?

Tra le novità ci sarà un evento inaugurale: la prima edizione della “grande pedalata lungo la fascia olivata Assisi-Spoleto”. Saranno poi riproposti degli eventi storici come i brunch o le attività in luoghi unici dell’Umbria, come i concerti nelle Abbazie. Ovviamente non sono da dimenticare tutte le attività nei frantoi, le degustazioni e le feste in piazza. Di cose ce ne saranno veramente tante.

Frantoi aperti 2023: un’occasione per assaporare la regione

Un po’ come un verde argenteo filo d’Arianna, l’olivo e i suoi frutti conducono i suoi amanti verso zone quanto mai ricche di storia, cultura e bellezze architettoniche. Frantoi Aperti, evento che dal 28 ottobre al 26 novembre aprirà le porte di numerose strutture dislocate in tutta la regione, si presenta come un’occasione imperdibile per assaporare le varie sfumature di gusto dell’olio, ma non solo. 

I filari di olivo, attraversando da nord a sud e da est a ovest la regione, passano attraverso borghi medievali dal fascino senza tempo. Tra una bruschetta e l’altra concedersi una passeggiata in uno di questi splendidi paesi diventa un’opportunità per scoprire le tante preziosità storico-culturali presenti sul suolo umbro. L’oleoturismo può essere un modo di arricchire, se vogliamo, una più tradizionale forma di viaggiare, sia si tratti di turismo locale sia esterno alla regione. 

 

Di Desirée Bisciotti 

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