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Nella città di Assisi, lontano dallo sguardo dei turisti, c’è un ex cava di pietra rosa. É la bottega  Affiliati, un laboratorio di scultori in pieno stile quattrocentesco, dove piccoli gatti bianchi si rincorrono tra grandi blocchi di marmo. In questo luogo di pace, scandito dalle fasi lunari e dal battito del martello che colpisce la pietra, gli artigiani vivono e lavorano.

Il maestro e fondatore è Matteo Peducci, scultore umbro formatosi all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Nelle cave delle Alpi Apuane ha fatto sua l’antica tradizione della scultura, proprio come il suo collega Michelangelo Buonarroti che qua, prima di lui, aveva toccato con mano il bianco Marmo di Carrara. 

Peducci, prima di stabilirsi ad Assisi, ha girato il mondo fino ad arrivare in Thailandia dove ha lavorato alla corte del re Rama IX dal 2007 al 2010, creando opere sensazionali per la Principessa della Thailandia e per il parco sculture della Mahidol University.

Rappresentato da gallerie nazionali e internazionali, lo scultore, ha collaborato con diversi artisti del panorama contemporaneo e per la città di Perugia ha realizzato diversi busti commemorativi, in marmo di Carrara, raffiguranti personaggi illustri della città. L’ultima creazione è quella del busto di Gerardo Dottori, che si unisce alla collezione dei giardini Rosa e Cecilia Caselli Moretti. 

gatto - affiliati
Affiliati sbarre interne

Dopo aver venduto, fruttuosamente, una sua opera, decide di comprare la cava di Assisi insieme al suo socio Mattia Savini, che dopo qualche anno prenderà una strada diversa. Peducci forma il suo laboratorio di scultura, per lavorare, insegnare e perpetuare la tradizione dell’arte scultorea. 

Nella cava, dove la pietra rosa può essere estratta solo per il restauro di antichi monumenti della città di Assisi, si è formata una vera cellula di innovazione, che supera il classicismo, senza mai dimenticarlo, e atterra su strati di etere ancora sconosciuti. Matteo è uno scultore ma anche uno scienziato un po’ pazzo, particolarmente incline al dialogo. Insieme ai suoi allievi e collaboratori sperimenta nuove forme d’arte attraverso processi elettrochimici come la galvanoplastica, l’elettroformatura e la stampa in 3D. Per creare forme scultoree, non si fermano dunque alla faticosa e meticolosa lavorazione del marmo, ma impiegano processi di fusione dei metalli per mezzo dell’elettricità o dei campi magnetici. 

Affiliati - Matteo Peducci

Le tre grandi sale del laboratorio sono stracolme di utensili, attrezzi da lavoro, oggetti quotidiani, libri e cimeli di vecchi viaggi. Le sculture invece sono ovunque, piccole, grandi, spaventose, romantiche, bizzarre e travolgenti.

C’è il piccolo putto con i guantoni da pugilato, la testa di cavallo che sembra di polistirolo, uno scatolone che sembra di carta, l’erba di un prato ben curato che pare muoversi al soffio del vento. Le statue hanno vene che contengono sangue, le figure antropomorfe trattengono il respiro per non essere disturbate mentre la Pietà prega per non esser divorata dai vermi. Tutto qui da Affiliati è di marmo, tutto, qui da Affiliati, vive. 

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