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Il borgo di Panicale ha una conformazione molto particolare, basta osservarlo su pianta per capire la sua vocazione di fortezza, infatti storicamente era inserito nel quadrilatero difensivo a controllo di tutta l’area del Trasimeno. Panicale è il tipico castello fortificato di pendio che conserva ancora le sue mura medievali, le porte di accesso e il torrione.

Panicale è uno di quei comuni che affaccia sullo splendore del Lago Trasimeno su un lato, e dall’altro osserva l’estesa vallata del Nestore. Da qui infatti è possibile programmare diverse escursioni nelle aree limitrofe, un punto strategico del passato e del presente!

Molti infatti sono i turisti stranieri che hanno acquistato la casa per le vacanze in questa zona, proprio per la sua posizione strategica.

Panicale

Uno scenario naturale che profuma d’Umbria: dolci colline, gli olivi, le mura del castello con il torrione, lo specchio del lago Trasimeno, le querce; una “terra di mezzo” tra lago e terra che non può mancare nel percorso di viaggio di un turista.

Questo territorio rappresenta il perfetto equilibrio tra uomo e ambiente, i canali per l’irrigazione, le strade e i sentieri che si diramano dal paese fino alle sponde del lago rivelano una tradizione di cura e di sostentamento dei frutti della terra, tutto in perfetta armonia nella tranquillità di un paesaggio naturale e caratteristico.

Entriamo nella fortezza!

Anche se ha subito diversi interventi strutturali il castello conserva ancora tutte le autenticità come ad esempio la Porta Perugina e la porta Fiorentina con torre dove vi era il passaggio su ponte levatoio. Il fulcro del paese è la piazza Umberto I dove si trova la fontana. Nella piazza si affaccia il Palazzo pretorio e vicino ad esso il Teatro Cesare Caporali recentemente restaurato, all’interno del teatro è possibile ancora ammirare il Sipario di Mariano Piervittori del 1869. Vi è poi la chiesa di S. Michele Arcangelo una delle più antiche del territorio che conserva al suo interno molti dipinti originali tra cui il più bello: la Natività di Giovan Battista Caporali (1519). Nella parte alta del castello troviamo il Palazzo del Podestà risalente al XIV secolo. A Panicale troviamo opere della scuola giottesca e peruginesca come nella chiesa di S Agostino che conserva degli affreschi e l’altare realizzato in pietra serena da Cristoforo da Cortona nel 1513. Nella chiesa di San Sebastiano invece troviamo l’opera celebre di Pietro Perugino, l’affresco raffigurante il  Martirio del Santo risalente al 1505, sempre dall stesso autore troviamo anche “la Madonna in Gloria”.

Panicale, luogo di tradizione umbra dall’artigianato di eccellenza alla gastronomia. L’artigianato offre due produzioni tipiche di Panicale e sono: il ferro battuto e il ricamo a mano su tulle. La cucina panicalese è tradizionalmente composta da pietanze genuine fatte in casa, la tradizione impone l’utilizzo di materie prime di qualità elevata e prodotte in loco. Da provare assolutamente è la polenta panicalese con funghi porcini e salsicce, oppure possiamo gustare le tagliatelle al tartufo, cacciagione, crostone alla faraona, arrosti alla brace e piatti a base di cinghiale.

Foto credits: Regione Umbria

Panicale ha dunque tutte le carte in regola per essere definita come luogo strategico e può essere utilizzato come base di partenza  per scoprire il territorio circostante, luogo ideale per quel turismo che vuole immergersi nella storia e nella tradizione dei piccoli borghi umbri.

Antonio Donato

Direttore Editoriale @ Real Umbria | Brand Identity Specialist @ We Network