Calvi dell’Umbria è un piccolo paesino in provincia di Terni, si erge sulle pendici del Monte San Pancrazio, anticamente chiamato Monte Rosaro.
In cima a questa altura sono presenti resti di quello che si ipotizza essere stato un antico Tempio Italico, simile alle strutture emerse a Torre Maggiore sui Monti Martani.
Sulle pendici del Monte San Pancrazio venne rinvenuto del materiale archeologico oggi conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Perugia ed una statuetta bronzea di Marte alta 26 cm, conservata a Roma, nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Oltre all’interesse archeologico che riveste l’area, sempre a Calvi si trova il Museo del Monastero delle Orsoline, aperto nel 2002 ed abitato dalle suore fino al 1994.

L’edificio risale al XVIII secolo, nasce dall’accorpamento del cinquecentesco Palazzo Ferrini con due chiese unite da una facciata monumentale progettata nel 1739 da Ferdinando Fuga, architetto fiorentino che operò soprattutto a Roma ed a Napoli, città in cui morì.
Il Palazzo fu voluto nel 1606 dall’omonima famiglia di notai calvesi, grazie alla quale Calvi è diventato uno scrigno di bellezza, storia e tradizione.
Al pianterreno si trova la Pinacoteca, che comprende opere databili tra il XVI e il XVIII secolo, donate negli anni 2000 dalla famiglia Chiomenti Vassalli.

Molti sono gli artisti famosi presenti, come Pieter Brueghel, con una tela raffigurante la Parabola dei ciechi, del primo quarto del XVII secolo, Gaspar Van Wittel con la veduta del Campo Vaccino dalla scala dell’Aracoeli (tempera su pergamena della prima metà del Settecento), un Guido Reni con la Maria Maddalena Penitente, dipinta tra il 1634 ed il 1635 ed un’opera di Lavinia Fontana che ritrae il cardinale Scipione Borghese.
Nella sala dedicata ai ritratti è possibile ammirare due opere dell’artista fiammingo Jacob Ferdinand Voet ed un’opera di Pietro Nelli con Ritratto di Fanciulla.
Oltre alla ricca Pinacoteca il Museo di Calvi ospita le Cucine Storiche del Monastero risalenti al XVIII secolo ed il presepe monumentale della metà del XVI secolo.
Il Museo aspetta i visitatori il sabato dalle 16:00 alle 19:00, la domenica ed i festivi dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00.
