Nello spoletino troviamo quel che resta di uno dei castelli più antichi della zona.
L’Umbria è una regione ricca di castelli. Alcuni hanno mantenuto la forma originale e l’antico splendore, altri si sono trasformati in borghi fortificati, con la conversione delle strutture in unità abitative, altri ancora sono in stato di totale abbandono, relegati a ruderi e a custodi della memoria di un tempo ormai passato.
Noi di Real Umbria ne abbiamo esplorati moltissimi per raccontarvene la storia e per lasciare una traccia scritta della meraviglia che ancora questi luoghi possono trasmettere a pieno al visitatore.
Oggi torniamo nello spoletino e precisamente al castello di Bazzano.
Percorrendo appena una decina di chilometri dalla città di Spoleto, in direzione San Giacomo, si incontra sulla destra un bivio che conduce a questo piccolo borgo fortificato, uno dei più antichi della zona.

Il primo nucleo abitativo della zona sembra risalire all’antica Roma, anche nelle origini stesse del toponimo del paese che potrebbe risalire al nome Battius: della gens Badia. Nel tempo, con la caduta dell’impero romano, la zona a valle del paese fu abbandonata per motivi di sicurezza, come anche parte degli insediamenti posti lungo l’antica via della Spina e le persone si spostarono in altura, per meglio difendere gli abitati. Nacque così il castello di Bazzano.
Nel medioevo il borgo fu abbastanza fiorente, anche se le fonti storiche tangibili sono scarse, tanto che a metà del 1200 contava circa 144 fuochi. Un consistente numero di famiglie viveva e lavorava in questa parte dell’Umbria.
Nel 1400 il castello si unì ad altri nella rivolta contro Spoleto, dalla quale uscì pesantemente sconfitto. Seguì l’ordine di distruzione delle sue mura da parte del Cardinal Vitelleschi nel 1440, ordine che probabilmente non fu eseguito, infatti gran parte delle mura del castello è ancora ben visibile e conservata.
Passeggiando tra la fitta vegetazione e tra i rovi è possibile ammirare i resti di questo antico fortilizio. Le rovine del castello di Bazzano sono veramente stupende. Era una costruzione molto grande, dotata di numerose stanze e di locali da lavoro.
Troviamo ancora in piedi la torre di guardia e tra gli arbusti si notano stralci di affreschi che affiorano ancora nelle pareti delle stanze, ormai segnate dal tempo e dalle intemperie. La dimensione della fortezza è notevole, anche se diruta, segno della sua importanza nel passato.

