L’abitato di Guardea si trova a metà strada tra le città di Amelia e di Orvieto, l’attuale centro sorge ai piedi di due colli: Guardea Vecchia, di cui sono ancora visibili i ruderi del castello più antico, quello di “Guardege”, ed il Poggio, in cui si erige l’imponente castello medievale.
Podium Guardejae, ovvero posto di vedetta, si staglia poco prima del nucleo abitato e fu costruito intorno al 1035 per dominare la vallata sottostante e controllare le vie di comunicazione.
Il complesso fortificato si estende su 8000 mq, anche se la cortina muraria non si presenta in ottime condizioni, è ancora visibile in buona parte il sistema difensivo con otto torri e l’imponente mastio centrale.
E’ uno dei luoghi più panoramici della zona, poiché con lo sguardo è possibile spingersi a sud – ovest verso la Teverina ed a nord – est verso la valle di Cocciano; qui sono avvenuti diversi ritrovamenti archeologici, come ad esempio materiali litici ed armi in selce, che attestano la presenza umana fin dal Paleolitico.

Sempre nella frazione di Cocciano sono stati rinvenuti molti laterizi di epoca romana, probabilmente in quest’area avevano sede le fornaci per la fabbricazione di mattoni, da cui il toponimo Cocciano.
La conferma di un insediamento romano la si rintraccia nei resti di un edificio e di due pavimenti mosaicati bicromi (bianchi e neri), decorati con soggetti marini tipici degli ambienti termali, in cui erano presenti vari materiali risalenti al II secolo a.C.
Resti di una villa romana sono emersi nel luogo in cui sorse successivamente la prima pieve altomedievale; di grande interesse storico ed archeologico i frammenti di ceramica portati alla luce nel convento distrutto di Santa Illuminata.

Il colle sul quale sorgeva l’originario abitato fu abbandonato verso il XV secolo a causa di cedimenti del suolo, ed il nuovo centro fu riedificato dove lo vediamo ancora oggi, la cui storia va dall’XI secolo al XVII; probabilmente alcune famiglie vi si trovavano anche prima del mille.
Il “nuovo” castello era quello in cui vivevano soldati, pastori e contadini alle dipendenze della famiglia degli Alviano; nella chiesa di San Cesareo è conservato il “il libro dello stato d’anime”che nomina sessanta famiglie.
Nel XII secolo Guardea viene acquisita dal papato con il controllo del feudo da parte degli Alviano, e dopo la scomparsa di questi ultimi, subentrarono i Monaldeschi della Cervara, successivamente i Conti Marsciano.
Verso il XVII secolo sorse il nuovo borgo che si affaccia verso la Valle del Tevere.
