La perugina Laura Ferroni ha da poco vinto la seconda edizione del premio culinario Cappelletto d’Oro, diventando di fatto un punto di riferimento per la tradizione culinaria umbra.
Senior Production Planner presso la Nestlè, ha una grande passione per la cucina e la squadra di pallavolo della sua città.
Nonostante il lavoro a tempo pieno, trova sempre il tempo di sperimentare e di dedicarsi ai suoi piatti preferiti, senza mai dimenticare di condividerli con familiari e amici. Il suo cuore batte forte per il Bacio Perugina e per la Torta di Pasqua al formaggio.

Da dove arriva la forte passione per il Bacio Perugina?
Lavoro alla Nestlè da più di 30 anni e il classico Bacio Perugina fa parte della mia persona e mi rappresenta. Mi piace passare dal mondo dei Baci a quello dei cappelletti.
Qual è il fattore che lei pensa abbia contribuito alla vittoria del Cappelletto d’Oro?
Credo che i miei cappelletti fossero equilibrati e nessuna materia copriva l’altra. Mi sono impegnata molto nella ricerca del famoso cappone, che la tradizione richiede per la preparazione della pietanza, e anche se con difficoltà sono riuscita a trovarlo.
Sono stata fortunata, basta mettere un po’ di sale in più di quello richiesto e rovinare il piatto.
Cos’è cambiato dopo aver vinto il premio?
Ho cucinato molto più di prima e ho avuto tantissimi riscontri, anche ex colleghi con i quali non lavoro più da 20 anni, e ormai non vivono più a Perugia, mi hanno chiamato o scritto per congratularsi con me.
L’affetto ricevuto da amici, parenti e conoscenti, mi ha fatto davvero tanto piacere.
Ha dunque preparato tantissimi cappelletti dopo la vittoria?
Ho organizzato moltissime cene perché tutti volevano provare questa pietanza, ancora devo finire di farli assaggiare.
Ho anche festeggiato il compleanno di un’amica con i miei cappelletti, è stato molto bello, la condivisione del cibo è il momento che preferisco.
Quali sono i piatti della tradizione umbra che cucina più spesso?
La Torta di Pasqua ma anche Ciaramicola e Frittelle di San Giuseppe. Ho un rapporto particolare con il Torcolo di San Costanzo, non sono ancora riuscita a mettere a punto la ricetta e quindi non mi soddisfa a pieno.
Fra queste pietanze quale preferisce?
Sicuramente la Torta di Pasqua perchè fin da piccola nella mia famiglia c’è stata questa tradizione, un importante momento conviviale trascorso con i nonni, ormai venuti a mancare.
Ogni anno cerco di migliorare la ricetta di mia nonna, ricercando i sapori del passato, quelli a cui ero abituata. Mi piace molto decorarle e mangiarle per colazione la mattina di Pasqua.
Cosa rende unica la sua cucina?
La ricerca di materie prime e la continua sperimentazione. Ricerco la buona qualità, quella genuina. Ho il mio macellaio di fiducia, compro la verdura al mercato e cerco sempre quello di cui ho bisogno nelle piccole botteghe, trovando spesso ingredienti particolari come il burro Occelli, che uso moltissimo per le mie ricette e anche per la mia Torta di Pasqua.
Cosa si aspetta dall’ambito culinario in futuro?
Coltivo la speranza di migliorare sempre di più, di partecipare a nuove gare e far provare i miei piatti a esperti con cui confrontarmi per accrescere le mie competenze tecniche.
