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Nella nostra regione cade il baricentro di questo potente allineamento, in corrispondenza di un eremo consacrato all’Arcangelo.

Una perfetta quanto misteriosa linea retta unisce sette santuari molto distanti tra loro. Partendo dal monastero di Skellig Michael in Irlanda, passando per la ben nota abbazia di Mont Saint-Michel in Francia, questa linea giunge anche in Italia con la Sacra di San Michele in Piemonte ed il santuario di San Michele Arcangelo in Puglia, fino ad arrivare al monastero del Monte Carmelo sito ad Haifa, in Israele. È la potente linea di San Michele Arcangelo.

linea di San Michele Arcangelo

Secondo la tradizione esoterica, dal sapore biblico e leggendario, questa linea sarebbe stata tracciata dal poderoso colpo di spada inferto dall’Arcangelo a Lucifero, con il quale il demone sarebbe stato ricacciato e sigillato nell’inferno, al termine della lotta contro le schiere angeliche celesti.

In ognuno dei sette punti che tracciano la retta, sarebbe apparso l’Arcangelo Michele, conferendo a queste posizioni una particolare sacralità, che ha poi portato alla costruzione di monasteri e luoghi di culto. Un’energia potente sarebbe racchiusa in questi luoghi, avvertita anche da alcuni soggetti particolarmente sensibili.  Che siano posti intrisi di uno strano magnetismo è innegabile, un fascino arcano che arriva al visitatore dai meandri della storia.

linea di San Michele Arcangelo
linea di San Michele Arcangelo

In Umbria, a detta di numerosi studiosi dell’argomento, tra cui lo scrittore Giovanni Tomassini,  è presente il baricentro di questa linea leggendaria, che coincide con un antico eremo dedicato proprio a San Michele Arcangelo.

Questo complesso, ormai in rovina a causa dei segni del tempo, sorge sulla vetta del monte San Michele, sovrastando il paese di Monterivoso nei pressi di Ferentillo. 

Costruito su uno sperone di roccia, probabilmente in epoca longobarda come molti altri luoghi di culto micaelici, quest’eremo permette di dominare con lo sguardo tutta la valle sottostante e di godere di una splendida vista della vicina abbazia di San Pietro in Valle.

Di questa costruzione rimane ben poco visibile. Il tetto è crollato, restano apprezzabili parte delle mura e dell’abside della chiesa. Le fonti locali asseriscono che il sito potrebbe sorgere su una preesistenza pagana e potrebbe celare delle stanze ipogee ancora inesplorate.

Il silenzio e la vista mozzafiato di cui si può godere da questo luogo impervio e fuori dal tempo sono unici. Conferiscono un meraviglioso senso di pace e un’aria di magia a questo sperone di roccia umbra dimenticato dagli uomini e dalla storia.

 

Ringraziamo per le foto e per le preziose informazioni Raimondo Fugnoli e Silvio Sorcini autori del sito “I luoghi del silenzio”.

linea di San Michele Arcangelo