“Seduto su una barca sulle sponde del lago, il “poverello” di Assisi intraprese il viaggio per attraversare la terra di Luco e iniziare anche qui la sua predicazione” ( Tommaso da Celano)
In uno dei più bei borghi d’Italia a Piediluco, si cela un santuario di grande bellezza. Stiamo parlando del complesso architettonico di San Francesco, ubicato in una zona dell’Umbria meridionale in cui si fermò frequentemente il Santo. Vi sostava prima di riprendere il cammino verso Greccio. Della sua presenza a Piediluco rimane memoria di alcuni episodi raccontati dal suo biografo Tommaso Celano, che narra: “Seduto su una barca sulle sponde del lago, il “poverello” di Assisi intraprese il viaggio per attraversare la terra di Luco e iniziare anche qui la sua predicazione. Durante questo percorso, ricevette in dono un pesce da un pescatore del luogo che rimise subito in acqua liberandolo.
Ma l’animale costeggiava la barca e si allontanò soltanto dopo aver ascoltato il sermone del Santo e ricevuto la sua benedizione”.
L’aneddoto rinsalda il legame di san Francesco con le creature dell’universo e con la natura, sempre protagonista benevola delle sue azioni. Proprio in questo luogo, dove il lago è la principale attrazione, il Santo si fermò varie volte tra il 1208 e il 1225, costruendo, con l’aiuto dei suoi compagni, una capannuccia di canne e fango per dare “convegno” (da cui il termine “Convento”) ai frati alla fine della giornata. Il Santuario è molto conosciuto dai pellegrini perché conserva anche reliquie di San Francesco donate dal Sacro Convento di Assisi.

Il complesso religioso
La chiesa fu commissionata alla fine del XIII secolo da Oddone Brancaleoni, feudatario del luogo. I lavori per la sua costruzione terminarono nel 1338. Il capomastro del cantiere, Pietro Damiani di Assisi, dovette ovviare alle irregolarità morfologiche del sito impostando l’asse dell’edificio in direzione nord-sud, disposizione non conforme a quella canonica medievale che prevedeva un orientamento ovest-est.
Per cui si cercò di porre rimedio a questa difformità aprendo sulla lunga fiancata ovest i due portali di accesso, cosi che essa funge da facciata principale.
L’edificio, in pietra, sorge in cima a un’alta gradinata e presenta tre finestre monofore e due portali. Di questi, quello di sinistra è decorato nel coronamento dell’arco con elementi legati alla pesca, da cui in passato dipendeva la sussistenza degli abitanti del luogo. Al di sopra di queste decorazioni, si ammira una piccola nicchia con all’interno l’Agnus Dei. Il campanile posto sul lato destro della facciata, venne aggiunto nella prima metà dell’800 in sostituzione di quello originario andato distrutto e collocato sul lato opposto.

La maestosità degli interni
I dipinti che decorano l’interno della chiesa, la cui unica navata è scandita da sei arconi, sono di significativo valore artistico. Si tratta di affreschi prevalentemente del XVI secolo. Nella parete sinistra si trovano “Madonna in trono con Bambino tra San Sebastiano e San Francesco d’Assisi”, “Madonna con Bambino tra i Santi Giuseppe e Antonio da Padova” di Marcantonio Aquili . Sempre nella parete sinistra sono effigiate le immagini di “Sant’Agata, Sant’Antonio Abate, San Giacomo Maggiore, San Benedetto, Sant’Apollonia d’Alessandria”.
Nell’abside appaiono le raffigurazioni di “San Francesco tra i Santi Antonio da Padova, Bernadino, Ludovico e Bonaventura”. Inoltre nell’abside è custodito un Crocifisso ligneo del ‘400, a cui si lega la festa del Buon Gesù che si celebra il 14 gennaio. La parete destra è affrescata con una “Madonna in trono, coronata da angeli tra San Sebastiano e San Francesco d’Assisi”.

Lungo la via Francigena
Da ricordare che la Via Francigena di San Francesco è un itinerario europeo che da Vienna conduce in Italia, percorrendo l’area veneta verso sud fino a Roma, attraversando in terra umbra e laziale luoghi legati al santo d’Assisi. Questo percorso s’innesta sul Cammino di Francesco della Valle Santa di Rieti, che coinvolge numerosi luoghi fondamentali nella vita e nelle opere di san Francesco. Il cammino s’intraprende per ragioni penitenziali o semplicemente per vivere un tempo di serenità e meditazione nella natura, sperimentando un’altra dimensione e scansione del tempo, nel lento procedere lungo un percorso di 20-25 chilometri in media al giorno.
Per chi volesse visitare il santuario, consultare il sito dedicato per orari di apertura https://lagopiedilucostreaming.com/religiosita
