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Nasce la prima monografia interamente dedicata alla Calamita Cosmica, l’opera di Gino de Dominicis, realizzata in totale segretezza nel 1988 e oggi conservata a Foligno.

La Calamita Cosmica è la sorprendente, gigantesca, scultura di uno scheletro che ogni anno richiama a Foligno centinaia di appassionati di arte contemporanea, curiosi di vedere dal vivo questa sorprendente opera firmata Gino de Dominicis.

Nata nel 1988, e approdata a Foligno nel 2004, è conservata ed esposta al CIAC polo ex Chiesa della SS. Trinità in Annunziata. È proprio il direttore artistico del CIAC, Italo Tomassoni, ad aver scritto la prima monografia interamente dedicata a questa imponente scultura di Gino de Dominicis, pubblicata nel dicembre 2022 ed illustrata lo scorso 16 marzo 2023 presso l’Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata di Foligno, sede permanente della monumentale scultura e secondo polo museale del CIAC, alla presenza di un pubblico attento ed interessato.

Libro Calamita-Cosmica_di Italo Tomassoni

Gino de Dominicis e Calamita Cosmica. Una storia immobile”: la monografia

Il libro di Italo Tomassoni, con fotografie di Giovanni Tarpani, si intitola Gino de Dominicis e Calamita Cosmica. Una storia immobile. Racconta i trascorsi ed il percorso artistico di Gino de Dominicis, noto e controverso artista del secondo dopoguerra, mai appartenente realmente a una qualsiasi corrente artistica del periodo. Tomassoni lo descrive con queste parole: ” Da una distanza che gli permette di cogliere la totalità delle cose, e protetto da un deliberato oscurantismo di cui non si è mai privato, Gino de Dominicis si professa fedele ad una visione del mondo nella quale brillano due indiscutibili punti fermi: la centralità dell’arte e il dispotismo del capolavoro. Capisaldi che illuminano l’intera vicenda della sua arte e dai quali può filtrare qualche luce per osservare anche la sua vita”. 

Oltre a narrare, nella prima parte, la vita dell’artista, la monografia ripercorre fedelmente la storia della Calamita Cosmica, dalla sua realizzazione, a tutte le tappe che l’hanno vista in  mostra in città come Venezia, Napoli, Ancona, Milano, Roma, Firenze, la Reggia di Versailles e Mons (Belgio), fino ad arrivare alla sede attuale di Foligno.

Un libro, molte curiosità

Il testo dedicato alla scultura non fa solo una cronistoria della nascita e crescita della notorietà dell’opera del de Dominicis: racconta numerose curiosità, capaci di rendere più accessibile anche ai non addetti ai lavori un capolavoro contemporaneo come la Calamita Cosmica.

Un esempio lo si può vedere nel racconto dei tre differenti appellativi utilizzati dall’artista per nominare la propria scultura. Ne utilizzava soprattutto tre: Lo Scheletrone, Calamita Cosmica e 24 Metri di Forme d’Oro .

Sì, forme d’oro perché in realtà, il grande scheletro, non doveva rimanere bianco come lo possiamo ammirare oggi, ma doveva essere rivestito interamente in foglia oro, investimento che però non fu mai effettuato.

Affrontati nel libro anche temi più profondi e di significato, legati all’opera, che mostrano la grande versatilità del pensiero di Gino de Dominicis, non solo artista, ma anche pensatore e filosofo del suo tempo.

Foligno_Calamita-Cosmica_2_ph, Giovanni Tarpani