Una strana creatura aggredì nel 1997 un uomo del paese, per poi sparire nel nulla nonostante le attente ricerche.
La nostra verde Umbria, con le sue montagne, i suoi boschi a tratti impenetrabili e la sua natura ancora in gran parte selvaggia e lussureggiante, nasconde tra le ombre della vegetazione delle storie misteriose, raccontate spesso a mezza bocca dalla popolazione, per paura di essere derisi o presi per folli. Questo è quello che accadde a Oddo Brunamonti, abitante di Scheggia, gestore di un ristorante ed esperto conoscitore dei luoghi e dei boschi della zona.
Gli avvenimenti che vi racconto si svolsero la mattina dell’11 maggio del 1997. L’allora sessantenne Oddo si era recato nel bosco per recuperare della legna messa a disposizione da un amico in località Villamagna. Giunto sul posto il signor Brunamonti iniziò le sue operazioni di carico del legname, ma una strana sensazione si faceva largo dentro di lui, quella di non essere solo, di essere osservato da qualcosa, probabilmente un animale, dall’interno del bosco. Oddo non diede peso alla cosa, la zona era ricca di fauna, da lui peraltro ben conosciuta, essendo un esperto cacciatore e continuò il suo lavoro.
Terminato il carico il protagonista di questa storia dai contorni inquietanti decise di far luce su quel dubbio che lo attanagliava e alla guida della sua auto, in retromarcia, si avvicinò agli alberi per capire meglio cosa si nascondesse tra i cespugli.

In quel momento accadde l’imprevedibile: un evento che avrebbe fatto gelare il sangue nelle vene anche ai più temerari. Una bestia enorme, alta circa un metro e ottanta, con fauci grandi e denti aguzzi, balzò davanti alla macchina del malcapitato Oddo che, impaurito dalla strana bestia, lasciò spegnere il motore. Una sfortuna che si rivelò infine provvidenziale. Riaccendendo il motore, il misterioso aggressore se ne andò spaventato e sparì nel fitto bosco.
Il signor Brunamonti rientrò a casa visibilmente scosso ed avvisò le autorità locali e la Guardia Forestale dell’avvistamento. Dalle parole di un’intervista di qualche anno fa ad Oddo Brunamonti, reperibile online, si apprende che le ricerche del potenziale animale pericoloso iniziarono tempestive. Furono trovate delle impronte con tre dita e uno sperone e per alcuni giorni la zona fu scossa da strani ed inquietanti rumori provenienti dai boschi. Del “mostro di Scheggia” non si seppe più nulla. Andò nel dimenticatoio quando vennero meno i rumori, gli avvistamenti e furono ritrovati in zona dei cuccioli di orso.
La storia sembra essere un abbaglio, un racconto movimentato anche se genuino, nato magari dalla paura, dallo spavento provato dal signor Brunamonti nell’incontro con la bestia.
Ad un’attenta analisi delle interviste e degli articoli trovati online emergono però delle zone d’ombra, dei misteri alquanto cupi e dai contorni non ben definiti.
In primo luogo il signor Brunamonti era un esperto cacciatore e un conoscitore della fauna e dei boschi della zona. Non avrebbe mai scambiato un orso o un altro animale per qualcosa di misterioso. Lo stesso Oddo raccontava poi di un altro incontro curioso, quello con uomo che, facendogli visita nei giorni delle ricerche, gli consigliò di dire in giro e alla stampa che si era sbagliato e che aveva visto un orso. Oddo si rifiutò di mentire e nonostante lo scherno di alcune persone sostenne sempre la sua tesi: era una bestia sconosciuta. Sempre dal suo racconto emerge che dopo uno strano sorvolo di un’elicottero, trasportante qualcosa, il tutto cessò.
Lo strano incontro ci affascina profondamente, un mistero degno di studio dalla criptozoologia! Dalle foto il signor Brunamonti, purtroppo scomparso pochi anni fa, sembra un uomo sincero, un anziano come tanti se ne incontrano nei nostri borghi, senza strani grilli per la testa e senza voglia di apparire o di farsi pubblicità con storie fantasiose.
Quanto successo rimarrà probabilmente un mistero per sempre. Qualcuno narra di uno strano esperimento, altri di un improbabile incrocio tra specie animali, altri semplicemente lo annoverano tra i tanti “mostri” sconosciuti che popolano le regioni boscose, i posti impervi, le leggende o le nostre fantasie.

Non vi è purtroppo alcuna foto reale dell’evento misterioso o del mostro. Le immagini sono solo rappresentative.