Facciamo un viaggio nel passato della città di Spoleto e del suo territorio, attraverso preziosi reperti e testimonianze storiche uniche.
La storia del museo
Il Museo archeologico nazionale di Spoleto si trova all’interno dell’ ex monastero di Sant’Agata edificato, a partire dal XIV secolo, sopra i resti di un teatro romano.
Qui l’architettura è parte fondamentale del racconto museale, in quanto memoria fisica stratificata e testimonianza di una lunga storia, fatta di diverse trasformazioni e destinazioni d’uso assunte nel corso dei secoli: luogo di spettacoli durante la fase romana, nel Medioevo palazzetto fortificato della famiglia spoletina dei Corvi, del quale si riconoscono oggi la torre e la ex chiesa di Sant’Agata, dal 1395 sede di una comunità monastica benedettina e carcere giudiziario dalla fine del XIX secolo, fino alla nascita del museo nel 1985.



Il percorso espositivo
Il complesso e le sue collezioni costituiscono un unico ed affascinante viaggio nel tempo e nella storia della città di Spoleto e del suo territorio.
Il percorso espositivo conserva reperti dalla preistoria alla tarda età romana, con una sala dedicata allo sviluppo dell’insediamento durante la fase umbra, testimoniato dagli splendidi corredi provenienti dalla necropoli di Piazza d’Armi di Spoleto, databili tra VIII e VI sec. a.C. e di recente allestimento. Tra questi meritano una particolare citazione i quattro scettri rinvenuti nelle sepolture, simboli del potere temporale e religioso dei defunti che li possedevano.
Tra i reperti riconducibili alla fondazione della colonia latina del 241 a.C. particolarmente importanti sono i due cippi che recano iscritta la “lex luci spoletina”, un lungo testo in latino arcaico che segnalava il limite di un bosco sacro dedicato a Giove. Iscrizioni monumentali, frammenti di statue onorarie di grandi dimensioni, intonaci decorati e frammenti di mosaico illustrano la fase municipale e imperiale della città (dal 90 a.C.), forse la più importante dell’Umbria romana. I materiali ne seguono la nascita e lo sviluppo, con peculiari focus sugli aspetti dell’immagine pubblica urbana, delle celebrazioni politiche e sociali e dell’intimità della vita domestica.
Al secondo piano del Museo sono esposti reperti provenienti dalla Valnerina, un territorio che fu sempre in stretto rapporto con Spoleto. Si segnalano in particolare i cinerari dell’età del Bronzo finale, dalla necropoli di Monteleone di Spoleto, i reperti da santuari, i corredi funebri giunti dalla necropoli ellenistica e romana di Norcia.

Il teatro romano
Il teatro romano è parte integrante della visita del museo, databile al I sec. a.C., a cui è dedicata una sezione al piano terra che espone i resti del monumento e delle sue decorazioni scultoree, tra cui si distingue la statua della ninfa Aura, un originale greco di fine V secolo a.C. e un ritratto dell’imperatore Ottaviano. Il teatro è tuttora utilizzato per ospitare spettacoli di vario genere tra cui quelli del Festival dei Due Mondi di Spoleto.
L’ex Chiesa di Sant’Agata
Nel 2021, a seguito di complessi lavori di restauro e manutenzione, sono stati riaperti al pubblico anche gli spazi dell’ex Chiesa di Sant’Agata, che ospitano eventi di vario genere.
Quando visitare il museo
Il Museo archeologico nazionale di Spoleto è aperto dal mercoledì al sabato nei seguenti orari: 8.30 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30). Rimane chiuso al momento il lunedì e il martedì.
Questi gli orari domenicali e festivi fino al 31 marzo:
✔𝐝𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟑 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨, 𝟔 𝐞 𝟐𝟎 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨, 𝟔 𝐞 𝟐𝟎 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨: 8.30 – 14.30 (ultimo ingresso ore 13.30);
✔𝐝𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟏𝟔 𝐞 𝟑𝟎 𝐠𝐞𝐧𝐧𝐚𝐢𝐨, 𝟏𝟑 𝐞 𝟐𝟕 𝐟𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨, 𝟏𝟑 𝐞 𝟐𝟕 𝐦𝐚𝐫𝐳𝐨: 14.30 – 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30).
Ringraziamo per la preziosa collaborazione e per le foto la Direttrice del Museo, Dottoressa Silvia Casciarri.



